Spara al genero, i carabinieri: «Ecco come abbiamo individuato e arrestato Alex Lucchesi». Il 52enne era in fuga da 4 giorni. VIDEO

27/02/2025 INTERNO

Il comandante del nucleo operativo di Treviso, il tenente colonnello Stefano Mazzanti, spiega come è stato individuato ed arrestato Alex Lucchesi, il 52enne che ha sparato al genero a Chiarano (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre fonti

Alex Lucchesi, 54 anni, dopo la notifica del provvedimento di fermo in comando a Treviso viene, scortato dai carabinieri verso il carcere di Venezia. L'uomo, accusato di aver sparato contro il genero 29enne, tuttora ricoverato in ospedale, fuori da un bar di Chiarano il 24 febbraio, è stato bloccato questa mattina nei pressi del cimitero di Ceggia, nel Veneziano. (ilgazzettino.it)

Anche gli investigatori, infatti, hanno parlato di una vera e propria colluttazione, anche se le versioni dei soggetti coinvolti tendono a essere contrastanti, probabilmente anche per quanto avvenuto nelle ore successive. (ilgazzettino.it)

Dopo quattro giorni di fuga è stato catturato a Ceggia, nel veneziano, A. L. , ricercato perché ritenuto il responsabile del tentato omicidio del genero avvenuto lunedì 24 febbraio nella gelateria Julia e Iryna di Chiarano (Oggi Treviso)

Si chiude con questo arresto, al momento, la vicenda che ha profondamente sconvolto i cittadini di Chiarano e quelli di Colfosco di Susegana, dove la vittima vive assieme alla moglie e ai loro due figli: oltre all’uomo era stata arrestata (e oggi rilasciata) anche la nuora, che i Carabinieri hanno trovato in possesso di una pistola nove millimetri semiautomatica con matrice abrasa: sarebbe quella utilizzata per l’agguato. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

I carabinieri hanno fermato Alex Lucchesi, 54 anni, nei pressi del cimitero di Ceggia (Venezia). Il tentato omicidio di fronte ad un locale a Chiarano. La vittima, 29 anni, è ancora ricoverata. (Il Giornale Popolare)

Il giorno precedente l’aggressione, Alex Lucchesi e il genero, Gregori Malacarne, hanno avuto una violenta discussione, dovuta a «dissidi familiari». (Tribuna di Treviso)