“Venghino, signori, venghino”: ecco la legge di bilancio

Sta iniziando il percorso della Legge di Bilancio 2025, con il Piano strutturale di bilancio da presentare al Parlamento e alla Commissione Europea per indicare le traiettorie per rispettare i parametri di spesa e raggiungere gli obiettivi di crescita e competitività. E gli incontri a Palazzo Chigi sulle linee della manovre: lavoro, fisco, bonus. Poi ci sarà un mese per redigere il Disegno di leg… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Il ministro incontra i sindacati sulla Manovra 2025 e anticipa le misure su contratti pubblici, nuova tassa sugli extraprofitti e risorse per la Sanità. Il Governo stima un PIL 2024 all’1% e conferma la previsione di scendere sotto il 3% del debito nel 2026, con la richiesta all’Europa di calibrare nell’arco di sette anni la traiettoria di rientro nei parametri del Patto di Stabilità UE. (PMI.it)

Il Piano strutturale di bilancio "non lascia indietro nessuno. "Ma poiché nel lungo termine la sostenibilità del welfare dipende dalla demografia, accanto al potenziamento e all'ordinato sviluppo dei pilastri complementari di previdenza e sanità - prosegue -, il Piano rafforza le politiche per la famiglia, per sostenere la natalità e la genitorialità, con migliori servizi alle famiglie e incentivi dedicati". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Previsto anche il riordino della sanità integrativa, la promozione di stili di vita sani e azioni di contrasto all’antibiotico resistenza. Il Mef ha confermato che la spesa sanitaria salirà oltre del target dell’1,5% previsto dal Patto con Bruxelles ma numeri certi ancora non ce ne sono. (Quotidiano Sanità)

Piano Strutturale di bilancio, Giorgetti: non lasciamo indietro nessuno, impegno per crescita sostenibile e competitività economia

Il ministro dell'Economia Giorgetti rifila la solita scusa del Superbonus per prepararci a tagli senza pietà alla spesa pubblica. A vestire i panni del suo avvocato difensore è stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. (LA NOTIZIA)

Il ridisegno dei saldi di finanza pubblica offerto dal Piano strutturale di bilancio investe anche il debito pubblico. Che, per la prima volta da anni, porta qualche buona notizia anche sul terreno della spesa per interessi. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

In particolare, il Piano conferma la traiettoria della spesa primaria netta (nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione) che avrà, nei prossimi 7 anni (orizzonte temporale di riferimento), un tasso di crescita medio vicino all’1,5%, compatibile con il profilo stimato dalla Commissione. (MEF)