Piano strutturale di bilancio, sanità, spesa e deficit

- Il Piano strutturale di bilancio, recentemente presentato alla Commissione Europea, rappresenta un passo cruciale per l'Italia, che si trova in una situazione di deficit eccessivo. Questo documento, che mira a delineare la traiettoria della spesa pubblica per i prossimi quattro anni (estendibili a sette), è stato elaborato in risposta alla riattivazione dei vincoli di bilancio sospesi durante la pandemia e al nuovo Patto Ue di stabilità e crescita.

Il piano prevede un aumento delle risorse destinate alla sanità, con un monitoraggio rigoroso della spesa e un potenziamento del territorio attraverso partnership pubblico-privato. Tra le misure incluse, vi è anche il riordino della sanità integrativa, la promozione di stili di vita sani e azioni mirate a contrastare l'antibiotico resistenza. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha confermato che la spesa sanitaria supererà il target dell'1,5% previsto dal Patto con Bruxelles, sebbene non siano ancora disponibili numeri certi.

Un altro aspetto rilevante del piano riguarda i conti pubblici. Nonostante l'esplosione del debito causata dal Superbonus, i mercati hanno mostrato fiducia nel controllo della finanza pubblica italiana. Questo è evidente dalla riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani a dieci anni, che nell'ultimo anno sono diminuiti di 141 punti base (1,41%), recuperando terreno rispetto a Spagna, Germania e Francia.

Il documento, approdato ieri in Parlamento, è stato validato dall'Ufficio parlamentare di bilancio, che ha tuttavia sollevato qualche dubbio sulle previsioni per il 2026, considerate troppo ottimistiche per uno 0,2%. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che il piano non lascia indietro nessuno e si concentra su pensioni, sanità e famiglia.

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