Eredità Agnelli, chi è la segretaria (in nero) che inguaia i fratelli Elkann

Eredità Agnelli, chi è la segretaria (in nero) che inguaia i fratelli Elkann
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Prima dipendente Fiat, poi segretaria, assistente personale e capo del cosiddetto “family office” degli Agnelli. Che le pagavano anche parte dello stipendio in nero: è il “ritratto” di Paola Montaldo che emerge dalle 99 pagine del decreto di sequestro da 74.8 milioni a carico dei fratelli Elkann, del presidente della Juve, Gianluca Ferrero, e del notaio Urs Von Grueningen. Montaldo non è indagata ma è comunque una delle protagoniste degli atti: d’altronde era lei la “padrona” di Casa Agnelli, conosceva ogni spostamento di Marella Caracciolo, ha gestito il passaggio di quadri e gioielli dalla nonna a John, Lapo e Ginevra (Torino Cronaca)

La notizia riportata su altre testate

Due trust "fittizi" alle Bahamas, "donazioni false" di opere d'arte e oggetti preziosi per un valore di 170 milioni sono tra le novità investigative sul patrimonio di Marella Caracciolo, vedova dell'avvocato Gianni Agnelli, morta nel 2019, indicate dal tribunale di Torino nel decreto con cui nei giorni scorsi è stato disposto il sequestro di denaro e titoli per 74 milioni di euro a carico dei nipoti della donna (John, Lapo e Ginevra Elkann) e altri due indagati, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio Urs Von Grueningen. (Sky Tg24 )

Il razzo intercettato dall’antiaerea.Ieri pomeriggio il capo di Stato maggiore dell’Idf, Herzi Halevi, ha dichiarato che le truppe di te... (La Verità)

Secondo la Procura di Torino fra il 2015 e il 2020 John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Ferrero e il notaio svizzero von Gruenigen avrebbero utilizzato due trust «fittizi» alle Bahamas e il meccanismo delle «donazioni false» di opere d'arte e oggetti preziosi per un valore di 170 milioni al fine di ridurre la massa ereditaria di Marella Caracciolo (Milano Finanza)

Eredità Agnelli, la Procura: "Per fare risultare la nonna in Svizzera, John Elkann le corresse il libro"

Nelle 99 pagine decreto di sequestro eseguito dalla Procura di Torino a carico di John, Lapo e Ginevra Elkann a fare impressione sono sia l'ammontare delle cifre che la complessità del sistema architettato dai tre fratelli, cui il giudice Antonio Borretta riserva parole severe: «Hanno agito con finalità di profitto nonostante la loro condizione di indiscutibile benessere economico-finanziario, così dimostrando indubbia pervicacia nel conseguire ulteriore profitto». (il Giornale)

Si tratta di una norma che permetterà agl... (La Verità)

In Italia è stato pubblicato da Adelhpi Emergono nuovi dettagli nella presunta frode fiscale e truffa ai danni dello Stato italiano degli Elkann per l'eredità Agnelli. (Secolo d'Italia)