Gli USA hanno bisogno dell’Europa
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Caro Severgnini, anche i miei amici americani sono sconcertati e confusi. Alcuni mi hanno scritto per scusarsi, sono in crisi di identità. Conosco un pochino gli Stati Uniti, nazione in cui ho lavorato e vissuto (cortesia di una multinazionale informatica), ho un legame anche affettivo con quel paese, con tutti i suoi pregi e difetti. Gli Stati Uniti ci hanno aiutato parecchie volte nel corso dell'ultimo secolo: forse è venuto il momento di ricambiare. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il presidente Usa sarebbe, però, sorpreso nello scoprire (ammesso che abbia qualche reale interesse per il tema) che in realtà i primi a volere un'Europa unita e federalista furono proprio gli americani. (il Giornale)
“Finalmente” anche in parte del cosiddetto Occidente c’è il riconoscimento del fatto che il mondo sia cambiato, nei suoi equilibri interstatuali, ovvero nella geografia mondiale del potere economico-politico. (Inside Over)
La fiducia va conservata fino all’ultimo, perché di essa non possiamo fare a meno». «Tre cose sono necessarie per governare: armi, cibo e fiducia. (Corriere della Sera)
Gli Usa che all’Onu votano con la Russia anziché con l’Europa, Zelensky cacciato dalla Casa Bianca e chissà cosa potrà dire stasera Donald Trump davanti al Congresso. (Corriere della Sera)
L’amico Michele Serra ha scritto “Qui si fa l’Europa o si muore” chiamando a una grande manifestazione per gli Stati Uniti d’Europa il 15 marzo a Roma: io ci sarò e spero che marcino in decine, centinaia di migliaia. (Elle)
Poi all’improvviso lo stress accumulato diventa così forte che sprigiona onde sismiche e il mondo viene scosso da terremoti. Yascha Mounk scrive che le placche tettoniche si muovono lentamente sotto la superfice e il mondo può apparire per anni “statico”. (Corriere della Sera)