Trump nomina fedelissimi per il nuovo governo

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ESTERI

Donald Trump, a una settimana dalle elezioni, ha già comunicato otto nomine governative da Mar-a-Lago, dimostrando una rapidità e una determinazione che non si erano viste nel 2016, quando fu colto di sorpresa dalla vittoria elettorale. Tra le nomine più rilevanti, Marco Rubio è stato designato come probabile segretario di Stato, mentre Elise Stefanik sarà ambasciatrice all'ONU e Mike Waltz assumerà il ruolo di National Security Advisor, coordinando le politiche internazionali dalla Casa Bianca.

L'amministrazione Trump II prende forma con una squadra di fedelissimi e falchi, pronti a mantenere le promesse fatte durante la campagna elettorale. Tra i nuovi membri del governo, spiccano figure note per le loro posizioni estreme su vari temi: dai pasdaran pro-Israele agli entusiasti delle trivellazioni petrolifere, dagli anticinesi ai cacciatori di migranti. Tom Homan e Stephen Miller, noti per le loro posizioni rigide in materia di immigrazione, sono stati incaricati di gestire il dossier migranti, un tema cruciale per l'amministrazione Trump.

Kristi Noem, la governatrice che suscitò polemiche per aver sparato al suo cucciolo, guiderà il Dipartimento di Sicurezza Interna, un ruolo chiave nella gestione delle politiche migratorie e della sicurezza nazionale. La scelta di Noem, insieme a quella di Homan e Miller, evidenzia l'intenzione di Trump di adottare un approccio duro e intransigente su questi temi.

La nuova amministrazione si distingue per la presenza di figure che incarnano la linea dura del presidente su vari fronti, dalla politica estera alla sicurezza interna. La nomina di Marco Rubio a segretario di Stato, ad esempio, segna un'importante svolta nella proiezione geopolitica americana, con un focus particolare sulle relazioni con Israele e la Cina