Greta Thunberg contro Cop29: non ha ancora capito che i big del mondo non le danno più retta

Carlo Nicolato 25 novembre 2024 Il Cop29 è un fallimento perché l’idea stessa di contrastare il cambiamento climatico è un fallimento, Greta Thunberg se ne faccia una ragione e si dia anche una calmata. La giovane pasionaria del global warming ha scritto su X che «le persone al potere stanno ancora una volta per concordare una sentenza di morte per un numero sconfinato di persone le cui vite sono state o saranno rovinate dalla crisi climatica». (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Dopo più di due settimane di discussioni e negoziati protratti fino a tarda notte, è stato definito un impegno collettivo che prevede il trasferimento di 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035 dai paesi più ricchi a quelli più poveri. (Meteo Giornale)

A Baku viene approvato anche il mercato internazionale del carbonio, che permetterà agli stati di investire in progetti di decarbonizzazione all'estero. Dai 100 miliardi di dollari all'anno attuali, previsti dall'Accordo di Parigi, si arriverà gradualmente a 300 miliardi all'anno nel 2035. (FashionNetwork.com IT)

Erano passate da poco le due e trenta del mattino quando il martelletto del presidente della COP29, Mukthar Babayev, batte il colpo definitivo. La Conferenza era finita, e quasi 200 Paesi, a quel punto, hanno trovato l’accordo sulla partita più difficile: c’è un nuovo obiettivo per la finanza climatica. (Culture)

«Se le Conferenze sul clima servono ancora? Voglio essere ottimista e dire di sì»

I maggiori contributi sono sempre venuti da Europa e Giappone. (Tiscali Notizie)

«Del fondo si è parlato di più rispetto alle precedenti edizioni e sembra si sia arrivati a una soluzione, nonostante ci sia ancora molto divario tra le richieste dei Paesi del sud del mondo e ciò a cui si è effettivamente arrivati. (Corriere del Ticino)

Cop 29 “oltre” Baku ha molta strada da fare per obiettivi più ambiziosi e inclusivi: speranze deluse dopo trattative dure tra “paesi ricchi” e “paesi poveri” su soglie finanziarie degli aiuti e “mercati del carbonio”. (GLI STATI GENERALI)