Siria, le Nazioni Unite chiedono un processo politico inclusivo

Roberto Paglialonga – Città del Vaticano Mentre continuano a essere trovate tracce e testimonianze dei crimini commessi dalla precedente amministrazione in Siria — una fossa comune con almeno 100.000 corpi di persone uccise dal governo del deposto presidente, Bashar al-Assad, sarebbe stata trovata fuori Damasco, secondo una denuncia del capo dell’ong Syrian Emergency Task Force, Mouaz Moustafa, ripreso da Al Jazeera — le Nazioni Unite, con l’inviato speciale, Geir Pedersen, evidenziano che «la guerra purtroppo ancora non è finita», esprimendo preoccupazione per una possibile escalation militare, anche a causa dei tentativi di insediamento israeliano sul Golan. (Vatican News - Italiano)

La notizia riportata su altri media

Secondo quanto diffuso dal canale Telegram dell’ormai ex gruppo terroristico, nato da una costola di Al-Qaeda, al Jolani – all’anagrafe Ahmad al Sharaa – e il rappresentante Onu hanno discusso della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza dell’Onu. (Contropiano)

Il nuovo governo della Siria dovrà prevedere nel suo programma lo svolgimento di elezioni, promette il leader jihadista Jolani. Sol fronte israelo-palestinese, un alto funzionario di Hamas afferma che "c'è un'eccellente opportunità" per annunciare un accordo sugli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza entro fine anno se Trump riesce a convincere Netanyahu. (la Repubblica)

Quindi, questo è il momento di porre fine a tutto questo in un modo che riporti a casa gli ostaggi». Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ai giornalisti al termine dei colloqui sulla Siria ad Aqaba, ribadendo la necessità di un accordo sui prigionieri ancora inmano ad Hamas. (Corriere della Sera)

Siria, inviato delle Nazioni Unite Pedersen incontra al-Jolani

Le sfide che ci attendono sono enormi. Lo ha detto Geir Pedersen, inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu chiede un processo politico "inclusivo e guidato dai siriani" dopo la caduta di Bashar al-Assad. Il consiglio di sicurezza dell'Onu chiede anche alla Siria e ai Paesi vicini di evitare qualsiasi azione che possa mettere a rischio la stabilità regionale. (Tuttosport)

L'inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha incontrato nelle scorse ore a Damasco il leader siriano Abu Muhammad al-Jolani. I due hanno discusso dei cambiamenti avvenuti sulla scena politica che rendono necessario aggiornare la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 2015 che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria. (Il Sole 24 ORE)