No all'autonomia differenziata: opposizioni e sindacati preparano il referendum

Per saperne di più:
Morti sul lavoro

Un referendum per abrogare la legge sull'autonomia differenziata approvata da poco. Questo l'obiettivo dei partiti politici di opposizione, delle organizzazioni confederali Cgil e Uil e di diverse realtà associative che si sono appena incontrate “per affrontare gli adempimenti necessari a depositare in Corte di Cassazione il quesito abrogativo della legge Calderoli e avviare quanto prima la campagna referendaria”, come si legge in una nota congiunta. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sindacati (Cgil e Uil), partiti dell’opposizione e diverse associazioni come Anpi, Arci e Acli, hanno convenuto ieri sulla necessità di presentare un solo quesito abrogativo totale della legge Calderoli e non anche un secondo che cassasse solo gli articoli puramente procedurali e di avviare anche la raccolta firme digitale. (il manifesto)

“Questa mattina il Psi ha partecipato alla riunione del comitato promotore del referendum per l’abolizione dell’autonomia differenziata, cui aderiamo con convinzione. (Avanti Online)

Chissà se a Vincenzo De Luca saranno fischiate le orecchie mentre nel corteo del Pride di Napoli risuonavano le note di Malika Ayane, madrina dell’evento: “Lento può passare il tempo, ma se perdi tempo, poi ti scappa il tempo” e “perdi il tuo momento”. (Il Fatto Quotidiano)

Autonomia: Fratoianni, 'una firma fermerà follia secessionista'

Tutti insieme contro l’autonomia differenziata. Un fronte trasversale composto da sindacati, opposizioni e associazioni si è riunito ieri per lanciare di fatto l’iniziativa che dovrà culminare nel referendum abrogativo della legge. (ROMA on line)

Perché ora le opposizioni hanno davvero la voglia, la necessità o magari anche solo la tentazione di unirsi, e perché nella maggioranza qualche crepa, elettorale e non, si intravede davvero. Ma per arrivare a un referendum bisogna raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre, con l’estate di mezzo. (Il Fatto Quotidiano)

Il referendum è in questo momento l’unica e più immediata strada per bloccare le follie secessioniste di Lega e Fratelli di mezza Italia". "Una firma fermerà la follia dello SpaccaItalia, saremo a pancia a terra nelle prossime settimane, per raccogliere le firme, per raggiungere e superare l’obiettivo di 500mila firme entro il prossimo 30 settembre. (Civonline)