Il clarinettista Stefano Conzatti al Concorso “Torgiano, Città della musica”

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Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria INTERNO

La prestigiosa carriera come solista nell’Orchestra dell’Arena di Verona Nel 1982 Stefano Conzatti, dopo un brillante diploma, a soli 22 anni vinse il concorso per primo clarinetto nell’Orchestra della Fondazione di Verona. Un incarico durato ininterrottamente per quaranta anni, con un presenza assidua ai vertici di quella che è delle istituzioni italiane più conosciute nel mondo. Spettacolo, storia e archeologia si fondono infatti in quella che tuttora una delle più appetitose mete del turismo internazionale, attratto sulle rive dell’Adige, come se non bastasse la bellezza della città medievale, dal mito di Giulietta e dai sontuosi allestimenti dell’opera lirica nell’antico anfiteatro. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Se ne è parlato anche su altri media

I militari rintracciato l’uomo, hanno provveduto alla notifica del provvedimento ed al termine delle formalità di rito, lo hanno condotto presso la sua abitazione dove dovrà espiare la pena detentiva in regime di detenzione domiciliare. (Frosinone News)

35 anni di battaglie giudiziarie Due esumazioni. (Tifo Cosenza)

Ora c’è una verità processuale: Donato Denis Bergamini è stato ucciso. Non si è suicidato. Per la Corte d’Assise di Cosenza è l’ex fidanzata del calciatore Isabella Internò la mandante dell’omicidio, in concorso con altre persone ancora da individuare. (IlNapolista)

Lei continua a professarsi innocente e “lo giuro davanti a Dio mio testimone”. (Il Giornale d'Italia)

Post sentenza (LaC news24)

Per anni ha parlato del caso del fratello Denis, così era chiamato da tutti, anche se in realtà all'anagrafe portava il suo stesso nome: «Donato». No, fu ucciso, l'ha sempre detto, ha lottato con gli amici e i colleghi del calciatore, con la tifoseria organizzata del Cosenza, dove Denis giocava, che ha sostenuto la sua battaglia per la verità. (Corriere della Sera)