Cosenza, la dedica per Bergamini: "È stata scritta una pagina significativa" Nel giorno della sentenza per la morte di Denis Donato Bergamini, con…
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- Dopo trentacinque anni di attesa, il caso di Donato Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato morto nel 1989 lungo la SS 106 Jonica a Roseto Capo Spulico, ha finalmente trovato una conclusione. La Corte d'Assise di Cosenza ha condannato Isabella Internò, ex fidanzata del centrocampista, a sedici anni di reclusione per concorso in omicidio volontario. La sentenza, che ha ridimensionato la richiesta dell'accusa di ventitré anni, ha concesso le attenuanti prevalenti sulle aggravanti, escludendo le aggravanti della crudeltà e dell'uso di sostanze venefiche.
Il delitto, inizialmente archiviato come suicidio, è stato riaperto nel 2017 grazie a una nuova autopsia che ha rivelato elementi incompatibili con la tesi del suicidio. Dopo tre anni di processo, la verità è emersa, portando alla condanna di Internò. Durante la lettura del dispositivo, l'imputata ha assistito alla sentenza accanto ai suoi legali, mentre fuori dal tribunale l'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, ha espresso soddisfazione per il verdetto, sottolineando come la verità fosse nota da tempo ma che solo ora, grazie all'impegno della Procura e dei pubblici ministeri, è stata ufficialmente riconosciuta.
Il Cosenza Calcio, in segno di rispetto e memoria per il loro ex giocatore, aveva deciso nel luglio 2017 di ritirare la maglia numero 8, un gesto simbolico volto a mantenere viva la memoria di Denis Bergamini e a sostenere la ricerca della verità sulla sua morte. La sentenza di oggi rappresenta una pagina significativa nella storia del club e della famiglia Bergamini, che da anni lottano per ottenere giustizia.
La vicenda di Bergamini, che ha suscitato grande interesse mediatico e pubblico, è un esempio di come la perseveranza e la fiducia nella giustizia possano portare alla luce la verità, anche dopo decenni di incertezze e dubbi. La condanna di Isabella Internò segna la fine di un lungo percorso giudiziario, ma anche l'inizio di una nuova fase per la famiglia Bergamini, che può finalmente trovare un po' di pace dopo anni di sofferenza e attesa.
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