Cosenza, il calciatore Bergamini è stato assassinato: condannata l’ex fidanzata
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il calciatore ferrarese Denis Bergamini è stato assassinato. Ci sono voluti 35 anni per ottenere giustizia da un tribunale. La famiglia Bergamini, la tifoseria cosentina e la tribù del calcio globale erano già pervenute a questa verità. La corte d’Assise di Cosenza ha condannato a 16 anni di reclusione l’ex fidanzata, Isabella Internò, per omicidio in concorso con ignoti. Bergamini giocava in serie B, nel Cosenza Calcio, quando la sera del 18 novembre 1989 fu trovato cadavere sulla SS 106 jonica (il manifesto)
Su altre testate
Post sentenza (LaC news24)
Tutte le aggravanti ad eccezione della premeditazione. Dopo la sentenza la donna, fidanzata in quegli anni con l'ex calciatore è rimasta immobile seduta ai banchi, mentre la sorella Donata è scoppiata a piangere. (Sport Mediaset)
Di Marco CribariSedici anni di condanna, sette in meno di quanti richiesti dalla pubblica accusa. (Il Vibonese)
Ha sempre sostenuto, lei, che non si suicidò, nel 1989 sulla statale jonica a Roseto Capo Spulico, uno splendido posto di mare in Calabria. No, fu ucciso, l'ha sempre detto, ha lottato con gli amici e i colleghi del calciatore, con la tifoseria organizzata del Cosenza, dove Denis giocava, che ha sostenuto la sua battaglia per la verità. (Corriere della Sera)
Nel 1982 Stefano Conzatti, dopo un brillante diploma, a soli 22 anni vinse il concorso per primo clarinetto nell’Orchestra della Fondazione di Verona. Un incarico durato ininterrottamente per quaranta anni, con un presenza assidua ai vertici di quella che è delle istituzioni italiane più conosciute nel mondo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Ad Anagni, i militari della locale Stazione, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione provvisoria della misura alternativa alla detenzione, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, nei confronti di un 48enne del circondario, il quale dovrà scontare la pena detentiva di 3 mesi e 20 giorni di reclusione per il reato di “evasione”, commesso nel 2016 a Piglio. (Frosinone News)