Il suicidio di Bergamini era una messa in scena: lo ha fatto uccidere l’ex fidanzata

Il suicidio di Bergamini era una messa in scena: lo ha fatto uccidere l’ex fidanzata
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IlNapolista INTERNO

A 34 anni dalla morte del calciatore del Cosenza arriva una prima sentenza: Isabella Internò condannata a 16 anni di carcere Ora c’è una verità processuale: Donato Denis Bergamini è stato ucciso. Non si è suicidato. Per la Corte d’Assise di Cosenza è l’ex fidanzata del calciatore Isabella Internò la mandante dell’omicidio, in concorso con altre persone ancora da individuare. 34 anni dopo quel 18 novembre 1989 Internò è stata condannata in primo grado a 16 anni di carcere. (IlNapolista)

Ne parlano anche altri media

Post sentenza (LaC news24)

Ad Anagni, i militari della locale Stazione, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione provvisoria della misura alternativa alla detenzione, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, nei confronti di un 48enne del circondario, il quale dovrà scontare la pena detentiva di 3 mesi e 20 giorni di reclusione per il reato di “evasione”, commesso nel 2016 a Piglio. (Frosinone News)

Per anni ha parlato del caso del fratello Denis, così era chiamato da tutti, anche se in realtà all'anagrafe portava il suo stesso nome: «Donato». No, fu ucciso, l'ha sempre detto, ha lottato con gli amici e i colleghi del calciatore, con la tifoseria organizzata del Cosenza, dove Denis giocava, che ha sostenuto la sua battaglia per la verità. (Corriere della Sera)

Il clarinettista Stefano Conzatti al Concorso “Torgiano, Città della musica”

Due esumazioni. Poco dopo la sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Cosenza il legale della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, dopo le consuete interviste all’uscita dal Tribunale ha commentato la vicenda via social con un post ricco di significati (Tifo Cosenza)

Lei continua a professarsi innocente e “lo giuro davanti a Dio mio testimone”. (Il Giornale d'Italia)

Nel 1982 Stefano Conzatti, dopo un brillante diploma, a soli 22 anni vinse il concorso per primo clarinetto nell’Orchestra della Fondazione di Verona. Un incarico durato ininterrottamente per quaranta anni, con un presenza assidua ai vertici di quella che è delle istituzioni italiane più conosciute nel mondo. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)