Scontri al corteo Pro Palestina: lacrimogeni e idranti per disperdere i manifestanti

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Maltempo

Tensione alle stelle alla manifestazione Pro Palestina di Roma, vietata dalla Questura. Alcuni manifestanti si sono avvicinati alle forze dell'ordine che ne avevano impedito il corteo per tutto il pomeriggio e ne è nata una colluttazione che ha portato al lancio di sassi e bottiglie, fumogeni e petardi. La polizia ha risposto immediatamente con lacrimogeni e idranti per disperdere la folla. Ci sono almeno 3 feriti tra i manifestanti: tutti avevano ferite alla testa con perdita di sangue. (Corriere TV)

Ne parlano anche altri media

La piazza romana per la Palestina si scalda, con i manifestanti che iniziano a chiedere la possibilità di sfilare in corteo. Possibilità che viene per il momento negata dalle forze dell'ordine. Alcuni dei promotori della manifestazione stanno trattando con gli agenti presenti, al fine di prevenire incidenti. (Repubblica Roma)

Nella capitale sono attesi circa 30mila manifestanti, secondo gli annunci degli organizzatiori. Sono 1.600, si apprende, le persone controllate finora e 19 sono state portate in questura per valutare la loro posizione al fine dell'eventuale foglio di via. (L'HuffPost)

– “Giorgia Meloni assassina, Israele criminale, Palestina libera”. Con cori quasi senza soluzione di continuità. (Agenzia askanews)

'Nessuno ci ferma', migliaia in piazza per la Palestina

Al contrario della Comunità palestinese di Roma e Lazio che ha deciso di non disobbedire, concordando la data del 12 ottobre. Si innalzano quindi tutti i dispositivi di sicurezza nella Capitale per il fine settimana. (Corriere TV)

La questura di Roma mostra i dispositivi di sicurezza messi in campo nella capitale: sono 1.600, si apprende, le persone controllate finora e 19 sono state portate in questura per valutare la loro posizione al fine dell'eventuale foglio di via. (Repubblica Roma)

In migliaia ad Ostiense sfidano il divieto della Questura e partecipano alla manifestazione pro Palestina: circa 5mila per ora i partecipanti. "L'Italia fermi la vendita e l'invio di armi a Israele- dice un attivista al megafono - Finisca immediatamente il genocidio a Gaza". (Tiscali Notizie)