Cattolica. La giovane violentata: "Mi sento come segnata a vita"
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«Mi sento segnata a vita.
Ha 21 anni, è del Pesarese come tutti i ragazzi e le ragazze delle due comitive che quella sera erano al Malindi, discoteca sulla spiaggia di Cattolica.
L’amico, quello a cui la ragazza aveva mandato un messaggio “in codice” per chiedere aiuto poco prima che la violenza venisse perpetrata.
Il trauma. Il sostegno di amici e familiari, però, non basta a lenire il dolore e addolcire il trauma
Colpi inferti, secondo le denunce e le ricostruzioni dei carabinieri della tenenza di Cattolica, sempre dall’autore dell’abuso. (CorriereRomagna)
Su altri media
"Ho pensato che la musica fosse troppo alta e che volesse semplicemente andare fuori in un luogo meno rumoroso per parlare. Eravamo tutti insieme in gruppo, lì nel locale, quando a un certo punto lui mi ha chiesto di uscire". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Domenica 12 giugno i carabinieri si sono presentati a casa del giovane a Vallefoglia e l’hanno arrestato. Il fatto è avvenuto nella notte di sabato quando una 20enne pesarese ha conosciuto il 22enne in una discoteca in spiaggia. (corriereadriatico.it)
Il difensore del 22enne albanese, ora in carcere a Rimini, ha chiesto al gip la scarcerazione del suo assistito o, in alternativa, la concessione degli arresti domiciliari Secondo il suo racconto, la giovane era consenziente, voleva quel rapporto sessuale che sarebbe durato pochi minuti proprio perché lei lamentava un fastidio. (News Rimini)
A cura di Antonio Palma. “Non riuscirò più a fidarmi di un ragazzo, anche del più bravo e con le migliori intenzioni”, è ancora sotto shock e si sente “segnata a vita” la giovane ventunenne violentata fuori da a una discoteca di Cattolica da un ragazzo che aveva conosciuto poco prima nel locale nella serata tra sabato e domenica. (Fanpage.it)
" L'ho implorato di smetterla, ma era come se lui non sentisse. Eravamo tutti insieme in gruppo, lì nel locale, quando a un certo punto lui mi ha chiesto di uscire ". (ilGiornale.it)
"E' per noi una violenza anomala - ha detto il difensore - la ragazza non aveva abrasioni nè segni di lesioni. Il Gip Manuel Bianchi si è riservato la decisione sulla scarcerazione del ragazzo (La Repubblica)