«Fermati, mi fai male»: gli appelli, gli sms e le botte dello stupro di Cattolica

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Corriere della Sera INTERNO

La denuncia Il giovane ha poi denunciato per lesioni lo stesso ragazzo ritenuto responsabile delle violenze: dopo lo stupro dell’amica, lo avrebbe colpito con un pugno alla nuca e un calcio.

Un fatto confermato sia dalla vittima delle violenze che dall’amico comune che aveva presentato il ventiquattrenne alla ragazza e quindi ritenuto attendibile.

L’arresto La stessa notte il ventiquattrenne ha fatto rientro a casa, a Vallefoglia, dove non è residente ma domiciliato

L’aveva conosciuto in discoteca al “Malindi” di Cattolica e a presentarglielo era stato un amico comune. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

. Il difensore del 22enne albanese, ora in carcere a Rimini, ha chiesto al gip la scarcerazione del suo assistito o, in alternativa, la concessione degli arresti domiciliari (News Rimini)

Eravamo tutti insieme in gruppo, lì nel locale, quando a un certo punto lui mi ha chiesto di uscire ". Chiara si trovava in discoteca con alcune amiche quando è stata avvicinata dal 22enne: " Era la prima volta che lo vedevo. (ilGiornale.it)

Si è svolto oggi a Rimini l'interrogatorio di garanzia del ragazzo albanese di 22 anni accusato di aver stuprato domenica mattina a Cattolica una ragazza di 20. Il Gip Manuel Bianchi si è riservato la decisione sulla scarcerazione del ragazzo (La Repubblica)

Il pronto soccorso infatti conferma il rapporto, ma non la violenza A cura di Antonio Palma. “Non riuscirò più a fidarmi di un ragazzo, anche del più bravo e con le migliori intenzioni”, è ancora sotto shock e si sente “segnata a vita” la giovane ventunenne violentata fuori da a una discoteca di Cattolica da un ragazzo che aveva conosciuto poco prima nel locale nella serata tra sabato e domenica. (Fanpage.it)

Pesarese violentata nel parcheggio di una discoteca a Cattolica, i messaggi in codice e il dolore. Oggi il ragazzo potrà avvalersi della facoltà di non rispondere o potrà raccontare la sua versione al giudice (corriereadriatico.it)

Ai carabinieri ha detto di non aver usato alcun tipo di violenza contro la ragazza e che quello consumato fuori dal locale sarebbe stato un rapporto consenziente Eravamo tutti insieme in gruppo, lì nel locale, quando a un certo punto lui mi ha chiesto di uscire". (QUOTIDIANO NAZIONALE)