Olimpiadi Milano-Cortina 2026, le gare d'appalto sospette: “Truccata anche la scelta del logo”

IL GIORNO INTERNO

Persino il logo dei Giochi olimpici sarebbe “vittima” della presunta mancanza di trasparenza nei rapporti tra la Fondazione Milano-Cortina 2026 e l’azienda tecnologica Vetrya, le cui gare d’appalto sono sotto indagine da parte della procura di Milano. Le gare nelle quali sono emerse criticità sono tre: quella sullo sviluppo delle piattaforme web e mobile delle Olimpiadi, quella sui servizi Microsoft Office 365 e quella sull’implementazione di Microsoft Azure information protection (un sistema di sicurezza informatica). (IL GIORNO)

Su altre fonti

Tanti i suoi incarichi di dirigente, tra tutti è stato fondatore di 3 Italia. Vincenzo Novari, 64 anni, è accusato di corruzione e turbativa d'asta per le indagini della Guardia di Finanza sugli appalti per l’ecosistema digitale della Fondazione Milano-Cortina 2026. (Fanpage.it)

Vincenzo Novari, nato a Genova nel 1959, ex amministratore della Fondazione Milano-Cortina, tra gli indagati dalla Procura di Milano nell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta sugli appalti per i servizi digitali delle Olimpiadi invernali 2026, è conosciuto soprattutto per le sfide come uomo d’affari legate all’hi-tech e alle telecomunicazioni. (Corriere Milano)

Nel mirino della procura di Milano le gare per l’affidamento delle prestazioni tecnologiche e della sicurezza delle infrastrutture informatiche della Fondazione nel periodo marzo 2020-marzo 2021. L’ex Ad Vincenzo Novari e l'ex dirigente Massimiliano Zuco avrebbero ricevuto da Luca Tomassini "somme di denaro e altre utilità" (CorCom)

Adesso si capisce perché i Giochi invernali Milano-Cortina 2026 avranno uno dei loghi più antiestetici della storia delle Olimpiadi: perché anche il concorso che doveva scegliere il simbolo è stato truccato, in modo tale da far vincere il progetto designato dai vertici della Fondazione organizzatrice. (ilGiornale.it)

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, l’indagine degli inquirenti di Milano è partita da quei giochini, suonerie, oroscopi attivati da aziende telefoniche sui cellulari di ignari utenti che si vedevano addebiti di pochi centesimi per volta, ma così profittevoli da fare quasi fallire, dopo lo stop a questo mercato, la società Vetrya dell’imprenditore Luca Tomassini che vi fondava le proprie fortune. (Calcio e Finanza)

Nella sede della Fondazione invece questa mattina di martedì 21 maggio si sono presentati gli uomini della Guardia di Finanza: Varnier è estraneo all’inchiesta per corruzione e turbata libertà degli incanti, per cui è indagato il suo predecessore Vincenzo Novari. (Il Fatto Quotidiano)