Auto, il passaggio all’elettrico è impossibile da fermare: spetta alla politica attutire le asperità
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Spesso si afferma che l’Ue non ha una strategia ben precisa in quasi tutti i campi. A giudicare però dai comportamenti sembra che una strategia ci sia, quella di seguire passivamente le decisioni degli Usa. Questa comportamento sempre a rimorchio lo si è visto nella politica monetaria, guidata dalla Fed. È emersa tragicamente nelle scelte militari completamente allineate sulla Nato a trazione Usa, che improvvisamente ha trasformato anche l’anti-Nato Meloni nel suddito più fedele e ubbidiente. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Politica (Il Saronno)
Le due parti – ha spiegati Bloomberg – hanno esplorato un accordo sui cosiddetti “impegni sui prezzi”, vale a dire impegni da parte degli esportatori a rispettare prezzi minimi all'importazione con lo scopo di compensare gli effetti negativi generati del rialzo delle tariffe. (la Repubblica)
La Francia propone un piano di incentivi unificato per l’Europa che favorisca esclusivamente le auto elettriche prodotte nel Vecchio Continente, escludendo i modelli cinesi. Questo sistema, basato su un certificato verde, punta a sostenere l’industria europea e a frenare le importazioni dalla Cina e dagli Stati Uniti. (Autoappassionati.it)
Prosegue la guerra commerciale tra Occidente e Cina, iniziata ormai più di un decennio fa e che, lungi dallo smorzarsi, si sta ora intensificando a causa della forte competitività e capacità produttiva raggiunta da Pechino che, nell’ambito della cosiddetta transizione energetica, ha ampiamente superato USA e UE, soprattutto per quanto riguarda la produzione di auto elettriche e pannelli solari. (L'INDIPENDENTE)
Dalle nuove normative sulle emissioni, ai “pericoli” provenienti dalla Cina. Una strategia pensata per proteggere i produttori europei, ma che potrebbe ritorcersi contro il settore europeo stesso, causando più danni che utile. (ClubAlfa.it)