Incentivi per le elettriche prodotte in Europa: mossa anti Cina

Incentivi per le elettriche prodotte in Europa: mossa anti Cina
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La Francia propone un piano di incentivi unificato per l’Europa che favorisca esclusivamente le auto elettriche prodotte nel Vecchio Continente, escludendo i modelli cinesi. Questo sistema, basato su un certificato verde, punta a sostenere l’industria europea e a frenare le importazioni dalla Cina e dagli Stati Uniti. La proposta potrebbe scontrarsi con le divisioni interne all’UE, dove non tutti i Paesi sono d’accordo. (Autoappassionati.it)

La notizia riportata su altri giornali

BRUXELLES – “Ho chiesto chiarimenti al Commissario designato Séjourné per sapere quali intenzioni abbia l’Europa per l’automotive. Ho posto domande semplici: ho chiesto se, vista la crisi nera del settore causata dalle folli politiche green promosse da Bruxelles, intendesse discutere con gli Stati membri e gli operatori del settore una revisione dello stop ai motori tradizionali al 2035, e se ritenesse i biocarburanti una valida alternativa nella quale investire. (Il Saronno)

Prosegue la guerra commerciale tra Occidente e Cina, iniziata ormai più di un decennio fa e che, lungi dallo smorzarsi, si sta ora intensificando a causa della forte competitività e capacità produttiva raggiunta da Pechino che, nell’ambito della cosiddetta transizione energetica, ha ampiamente superato USA e UE, soprattutto per quanto riguarda la produzione di auto elettriche e pannelli solari. (L'INDIPENDENTE)

A giudicare però dai comportamenti sembra che una strategia ci sia, quella di seguire passivamente le decisioni degli Usa. È emersa tragicamente nelle scelte militari completamente allineate sulla Nato a trazione Usa, che improvvisamente ha trasformato anche l’anti-Nato Meloni nel suddito più fedele e ubbidiente. (Il Fatto Quotidiano)

I dazi dell'UE sulle auto elettriche cinesi rischiano di danneggiare il settore automotive europeo

Le due parti – ha spiegati Bloomberg – hanno esplorato un accordo sui cosiddetti “impegni sui prezzi”, vale a dire impegni da parte degli esportatori a rispettare prezzi minimi all'importazione con lo scopo di compensare gli effetti negativi generati del rialzo delle tariffe. (la Repubblica)

Il settore automobilistico europeo dovrà affrontare diverse sfide a partire dal 2025. In seguito alla diffusione delle auto elettriche elettrici, che avviene principalmente grazie ai prezzi molto accessibili, l’Unione Europa ha deciso di applicare i dazi sulle importazioni. (ClubAlfa.it)