Edison e Fai insieme per le Giornate di Primavera 2025
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Edison, storico operatore energetico italiano, rinnova la sua collaborazione con il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano in occasione delle Giornate di Primavera 2025, evento che da oltre tre decenni apre al pubblico centinaia di siti culturali e paesaggistici in tutta Italia. L’appuntamento, giunto alla sua 33esima edizione, si conferma come uno dei momenti più attesi per la valorizzazione del patrimonio artistico e naturale del Paese, con oltre 750 luoghi visitabili in 400 città, grazie all’impegno di migliaia di volontari.
Tra le aperture più significative di questa edizione, che coincide con il cinquantenario del Fai, spiccano due realtà legate a Edison: la storica sede milanese di Palazzo Edison, attiva dal 1923, e la centrale termoelettrica di Presenzano, in provincia di Caserta, inaugurata lo scorso anno e considerata tra le più efficienti d’Europa. Entrambe i siti, aperti al pubblico il 22 e 23 marzo, offrono l’opportunità di scoprire non solo l’architettura e la storia industriale italiana, ma anche le innovazioni tecnologiche che caratterizzano il settore energetico contemporaneo.
In Campania, regione particolarmente ricca di tesori culturali, le Giornate di Primavera propongono oltre quaranta luoghi, tra cui spiccano due nuove aperture definite dal presidente regionale del Fai, Michele Pontecorvo Ricciardi, come “il fiore all’occhiello” dell’edizione 2025. Tra questi, il giardino storico di Posillipo, che per l’occasione sarà eccezionalmente visitabile, rappresenta un’opportunità unica per immergersi in un contesto paesaggistico di rara bellezza, arricchito da un patrimonio botanico e architettonico di grande pregio.
Anche in Basilicata, a Potenza e provincia, l’evento offre un ricco programma con siti spesso poco conosciuti ma di straordinario valore, che spaziano da chiese storiche a palazzi nobiliari, fino a paesaggi naturali di grande impatto. L’iniziativa, come di consueto, si basa sul contributo libero dei visitatori, un modello che negli anni ha permesso di raccogliere fondi destinati al restauro e alla conservazione di numerosi beni culturali.