Treni in tilt per un chiodo: tre buchi neri tutti da chiarire
IL GRANDE GUASTO Treni in tilt per un chiodo: tre buchi neri tutti da chiarire Il chiodo piantato sul cavo elettrico, i sistemi di emergenza che fanno flop, i controlli di Rfi sui lavori in corso da giorni a Roma Termini: molti buchi neri da chiarire. Intanto dopo il black out dei treni di mercoledì spunta il nome dell’azienda a cui è stato tolto il contratto PAOLO BARONI (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
– Nutre più di un dubbio sulla versione “del chiodo” che avrebbe mandato in tilt il sistema ferroviario italiano. “Il nodo – spiega – riguarda l’intera architettura della rete, dove gli investimenti sono stati fatti in tempi diversi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini «aveva espresso fin da subito l'esigenza di verificare l'accaduto per accertare eventuali responsabilità e agire di conseguenza». La prima e immediata conseguenza del caos treni che si è verificato ieri a Roma è la sospensione del contratto che lega l'azienda Rete Ferroviaria Italiana e la Str92, la ditta del frusinate intervenuta sulla tratta ferroviaria Parco Prenestino-Roma Termini, dove si è verificato un danno alla linea con conseguenze sulla circolazione dei treni. (ilmessaggero.it)
Un guasto che, secondo l'Ad di Fs Stefano Donnarumma, si è verificato ben prima delle 6. L'amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio, escludendo fin da subito l'ipotesi di un attacco hacker e chiedendo scusa ai viaggiatori, ha parlato di un guasto «raro» che ha colpito la cabina elettrica di alimentazione dell'impianto nel nodo di Roma. (ilgazzettino.it)
Un'immagine di un politico che sa solo cercare il capro espiatorio invece di fare il suo mestiere, che è quello di ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. (Fanpage.it)
Non resta che chiedere scusa. Oltre alle scuse però viene aggiunto che i responsabili di quanto avvenuto pagheranno. (Corriere Roma)
ROMA (ITALPRESS) – “Avevamo deciso di dedicare l’estate alla situazione carceraria, ne abbiamo visitate oltre 50 in tutte le regioni. Abbiamo riscontrato un una media di sovraffollamento del 110%, in certi luoghi si arriva addirittura a raggiungere il 260%”. (TuttOggi)