Al via a Kazan il summit dei BRICS: gli occhi sono puntati sulla Turchia

Al via a Kazan il summit dei BRICS: gli occhi sono puntati sulla Turchia
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Corriere del Ticino ESTERI

Ma la notizia più importante è la presenza della Turchia, che prima per bocca del portavoce del partito di Erdoğan e poi del ministro degli Esteri Hakan Fidan ha confermato l’inizio del percorso di adesione. «La Turchia sta valutando varie opzioni e i BRICS sono la più importante fra quelle possibili. Siamo interessati anche ad entrare nell’ASEAN (Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico), ma questo non cambia il nostro ruolo all’interno della NATO» ha precisato al CdT Hakan Fidan. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altre testate

In un periodo segnato da sfide globali senza precedenti, il crescente affermarsi dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) sta ridefinendo gli equilibri geopolitici e offrendo nuove visioni di sviluppo. (AgoraVox Italia)

Il presidente cinese Xi Jinping sarà al XVI vertice dei Brics a Kazan, in Russia, dal 22 al 24 ottobre su invito del presidente Vladimir Putin. Xi parteciperà a riunioni tra leader su piccola e larga scala e al dialogo del Brics Plus, "con scambi approfonditi con i leader di altri Paesi sull'attuale situazione internazionale, sulla cooperazione pratica dei Paesi del gruppo, sullo sviluppo del meccanismo Brics e su importanti questioni di interesse comune", ha aggiunto nel briefing quotidiano di un'altra portavoce dello stesso ministero, Mao Ning. (Il Messaggero Veneto)

Dal 22 al 24 ottobre 2024, si terrà a Kazan, in Russia, il Brics Summit 2024, il vertice dell'organizzazione delle economie emergenti. Il gruppo, fondato nel 2009, comprende attualmente Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia, Sudafrica e Arabia Saudita. (Sky Tg24 )

Putin, Xi e il Nuovo Ordine. Guerre e crisi del mondo al crocevia dei Brics+ sulle rive del Volga (di L. Santucci)

• i Consapevoli: Ucraina e Israele. Di qua ci sono: (Nicola Porro)

Il prossimo summit dei BRICS che si terrà a Mosca a fine ottobre riporterà nuovamente l’attenzione sull’attivismo dei grandi Paesi in ascesa estranei al tradizionale nucleo egemonico occidentale. (ISPI)

Ma lo stop a pomodori, peperoni, meloni, grano, semi di lino e lenticchie appare piuttosto come una vendetta politica per il no del governo guidato da Kassym-Jomart Tokayev - non nuovo a slanci di autonomia - all’invito di Vladimir Putin alla riunione dei Brics+ a Kazan. (L'HuffPost)