Santa Vittoria d'Alba: Diageo chiude lo stabilimento

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ECONOMIA

SANTA VITTORIA D’ALBA – La chiusura dello stabilimento e degli uffici della Diageo, multinazionale leader mondiale nel settore delle bevande alcoliche ed ex Cinzano, è prevista non prima di giugno 2026. L'annuncio, giunto ieri all'improvviso, ha causato sgomento e preoccupazione tra i 380 dipendenti che ora rischiano il posto di lavoro. Questa mattina, i lavoratori si sono riuniti in presidio davanti alla distilleria, dopo che le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno proclamato uno sciopero di otto ore.

Il sindaco di Alba, Alberto Gatto, ha partecipato al presidio dei lavoratori, esprimendo solidarietà e vicinanza. Durante il presidio, il segretario provinciale della Fai Cisl, Antonio Bastardi, ha sottolineato come, durante il periodo del Covid, lo stabilimento fosse operativo, mentre ora l'azienda sembra aver dimenticato gli sforzi compiuti dai lavoratori. La decisione della multinazionale britannica, comunicata in videoconferenza dai vertici aziendali, ha segnato la fine dell'avventura imprenditoriale avviata nel 1999 nello storico impianto ex Cinzano.

Il sito, fondato alle porte di Alba dai conti Marone, era passato dall'orbita Fiat prima di essere acquisito dalla Diageo, nata dalla fusione tra la britannica Grand Metropolitan e la scozzese Guinness Plc. La chiusura dello stabilimento rappresenta un duro colpo per il territorio, che vanta una lunga tradizione industriale. I sindaci di Langhe e Roero, presenti al presidio, hanno manifestato il loro sostegno ai lavoratori, sottolineando l'importanza di tutelare il futuro delle famiglie coinvolte.

La Diageo, conosciuta a livello mondiale per la proprietà di oltre 200 brand, tra cui il whisky Johnnie Walker, la birra Guinness, la vodka Smirnoff e il gin Gordon’s, ha comunicato che il fatturato globale del 2023 è stato di 20,3 miliardi di euro, in calo dell'1,3%.