Regole Ue e prezzi alti affossano l’automotive
Sulla crisi profonda dell’industria automobilistica, gli italiani si aspettano che l’Europa decida di modificare le regole che ha imposto (45%) ma anche la chiusura di fabbriche con annessa perdita di posti di lavoro (44%). È quanto emerge da un sondaggio Ipsos per il think tank AgitaLab. Sui media ormai da settimane tengono banco le difficoltà in cui versa l’industria dell’auto nel vecchio continente, dove pesa l’8% del PIL e impiega/impiegava quasi 13 milioni di addetti, tra diretti e indiretti. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri media
Il 28 novembre il ministro delle Imprese e del Made in Italia Adolfo Urso presenterà un position Paper al Consiglio competitività dell'Unione Europea per modificare la "traiettoria" dell'UE sull'auto. Non è una novità che il ministro Urso da tempo chieda di rivedere le regole che porteranno allo stop alle vendite delle nuove auto endotermiche. (HDmotori)
Urso: “Il problema dell’automotive è nelle folli regole che l’Europa ha imposto alle proprie imprese al proprio lavoro. A Stellantis abbiamo chiesto che venga destinata all’Italia la nuova piattaforma produttiva dedicata alle vetture di piccola dimensione” (Energia Oltre)
Tutti gli operatori sono concordi: al momento il business dell’elettrico non ha la cilindrata per far viaggiare il flusso degli affari in modo sufficiente. I nodi vengono al pettine. (brescia.corriere.it)
In occasione degli 80 anni del quotidiano Il Tempo, il direttore Tommaso Cerno ha intervistato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso nel corso dell'evento "L’importanza delle infrastrutture" organizzato dal quotidiano romano presso Palazzo Wedekind. (il Giornale)
Intervenendo al Question time alla Camera, il ministro delle Imprese e Made in Italy ha parlato del tavolo Stellantis, del taglio al fondo automotive e della necessità di cambiare le regole europee sulla transizione green (Auto.it)
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