Antonio Pennacchi, chi era lo scrittore Premio Strega del 2010
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Certo, in (Antonio) Accio Benassi c’è tutta la sua personalità, la sua rabbia, la sua ansia di giustizia ma soprattutto c’è la sua terra, le sue famiglie, i suoi personaggi fuori schema.
«Lo scrittore non scrive per scelta, ma per condanna» diceva sempre Antonio.
Antonio, infatti, sapeva tenere banco come pochi, era un vero fenomeno, ricordava e raccontava come un aedo dei nostri giorni.
Impossibile non vederlo, non farci caso… Poche ore dopo è arrivata la notizia dell’improvvisa scomparsa di Antonio
«Ho cominciato a scrivere – aggiungeva – tre mesi dopo la morte di mio padre, se non avessi iniziato avrei dovuto rinascere». (Il Riformista)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Una sensazione descritta bene da Mauro Santarello, titolare del supermarket di Strada Podgora, alle porte del borgo: «Se n'è andato uno di noi. Era una persona normale: chi è cresciuto al borgo era abituato alla sua presenza. (ilmessaggero.it)
Poi l’uscita del feretro dalla cattedrale tra gli applausi. Pennacchi, quel giorno in redazione: «Sono il cane matto il vero autore è mia moglie» (ilmessaggero.it)
Pennacchi fasciocomunista scriveva libri meravigliosi, animato da una passione che pulsava vita in un mondo culturale plumbeo e irreggimentato nei suoi tic e nei suoi correttismi narcotizzanti. Il fasciocomunismo, invece, è la sintesi infelice di due brutture della storia, e si nutre del peggio in polemica con il meglio della democrazia liberale (L'HuffPost)
Il sindaco Coletta: “Latina il 3 agosto 2021 si è sentita più sola”. Questa mattina Latina ha dato il suo ultimo saluto ad Antonio Pennacchi. Una folla commossa ha partecipato ai funerali che si sono tenuti alle 10.30 nella cattedrale San Marco stringendosi alla famiglia del scrittore scomparso lo scorso 3 agosto all’età di 71 anni. (LatinaToday)
Giovedì 5 Agosto 2021, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 18:58. Latina ha salutato questa mattina nella cattedrale di San Marco Antonio Pennacchi, il ‘suo’ scrittore scomparso martedì a 71 anni. "Latina ha perso un padre, un fratello, un figlio di questo territorio - ha detto il primo cittadino - ma ci ha lasciato le sue opere". (ilmessaggero.it)
In città la dipartita di Pennacchi è annunciata da scarne epigrafi, confusa tra quelle di tanti: nulla che rimandi alla sua fama di scrittore, quasi a voler chiedere silenzio. Nella casa in campagna a via Santa Croce, a pochi passi dai luoghi descritti nella sua opera, pochi intimi si stringono intorno alla famiglia (Corriere della Sera)