La Nazione celebra 165 anni di giornalismo

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Ponte sullo Stretto

La Nazione, la storica testata fiorentina diretta da Agnese Pini e pubblicata dal Gruppo Monrif, si prepara a celebrare il suo 165/o anniversario con una serie di iniziative che si terranno nel corso dell'anno. Fondato nel 1859 con l'obiettivo di preparare il terreno all'Unità d'Italia, La Nazione è il più antico quotidiano italiano a non aver mai interrotto le pubblicazioni, neanche durante i conflitti bellici o l'alluvione di Firenze (Gazzetta di Parma)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Ritengo che La Nazione oltre che un giornale sia una vera istituzione per la nostra regione, perché si collega alla nascita della Toscana moderna in modo diretto". E tanti personaggi intervenuti per salutare il nostro quotidiano, un pezzo di cultura viva della Toscana e di storia del giornalismo italiano. (LA NAZIONE)

La Nazione, la testata diretta da Agnese Pini e pubblicata dal Gruppo Monrif, celebra il suo 165° anniversario con una serie di iniziative commemorative che si terranno nel corso dell'anno. Fondato nel 1859 con l'obiettivo di preparare il terreno all'Unità d'Italia, La Nazione è il più antico quotidiano italiano a non aver mai interrotto le pubblicazioni, neanche durante i conflitti bellici, o l'alluvione di Firenze (Nove da Firenze)

Il borsello (foto sotto) è stato interamente disegnato e prodotto dai 60 studenti dei corsi Mita Academy, il primo Istituto Tecnologico Superiore (ITS) toscano altamente professionalizzante per i profili tecnici nell’ambito della moda. (LA NAZIONE)

I 165 anni de La Nazione, il lungo viaggio del quotidiano per raccontare il mondo. Stesso amore per la verità

– “La buona informazione la fanno i giornalisti e non i profili nascosti di Facebook. L’appuntamento, con tanti rappresentanti della politica e dell’imprenditoria, era al Forte Belvedere, sulla terrazza da cui si vede tutta Firenze (LA NAZIONE)

Antonella Boralevi, cosa significano 165 anni di vita per un quotidiano? "Una vita così lunga racconta cos’è questa testata per i suoi lettori. Evidentemente La Nazione ha saputo trovare una voce, una sua voce, che non è stata sostituita. (LA NAZIONE)

Da quel 19 luglio del 1859, quando uscì il primo numero del giornale – in una Firenze da pochissimi mesi senza più granduca né signorie straniere – tanta acqua d’Arno è passata sotto i ponti. – Passato, presente e futuro, uniti in un ideale passaggio del testimone nel nome di una informazione obiettiva e di qualità che oggi come ieri resta un punto di riferimento irrinunciabile per chi si occupa di giornalismo. (LA NAZIONE)