Mosca: inaccettabile schieramento di peacekeeper europei in Ucraina, dice Maria Zakharova

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha ribadito che Mosca ritiene "assolutamente inaccettabile" un eventuale dispiegamento di "peacekeeper europei" in Ucraina sostenendo che questo significherebbe, per il governo russo, "il coinvolgimento di questi paesi in un conflitto fisico diretto" con la Russia. Lo riporta l'agenzia Interfax. La portavoce della diplomazia russa ha affermato che Mosca considera "anche l'espressione di tali piani un passo apertamente provocatorio, che non mira a risolvere il conflitto", ma, a suo dire, a "mantenere illusioni malsane e dannose" del governo ucraino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre fonti

A margine del meeting fra Donald Trump e il primo ministro irlandese Michael Martin, il presidente degli Stati Uniti ha detto che i suoi negoziatori «sono in viaggio per Mosca in questo momento». Il tycoon ha insistito: «Abbiamo ricevuto messaggi positivi sul cessate il fuoco, confidiamo che possiamo ottenere una risposta positiva dalla Russia». (Corriere del Ticino)

Kiev fuori dalla Nato, nessun militare straniero sul territorio e le quattro province (Open)

Il presidente americano torna a parlare di un possibile cessate il fuoco di 30 giorni, piano già accettato da Kiev, che ora verrà sottoposto a Mosca. Quanto alla fiducia nei confronti di Vladimir Putin il presidente americano ha risposto: «Non ci abbiamo ancora parlato». (ilmessaggero.it)

Non solo Dnipro, anche altri città ucraine sono state prese di mira dai droni russi in queste ore. Esplosioni sono state registrate a Kiev. (Corriere della Sera)

A questo punto è il Cremlino che deve dare il suo eventuale via libera alla tregua. Gli aggiornamenti sulla guerra tra Ucraina e Russia, le notizie in diretta di mercoledì 12 marzo. (Fanpage.it)

In Ucraina lo scollamento tra militari e civili si accentua dopo i colloqui di Gedda. Se da un lato le forze armate sono impegnate a tenere testa all’avanzata dei russi nel Kursk, dove la situazione per le truppe gialloblu peggiora di giorno in giorno, dall’altro i vertici di Kiev si preparano alla risposta del Cremlino al piano per la tregua di 30 giorni proposto dagli Usa. (il manifesto)