Ovadia: “Non è giusto definire Segre ‘agente sionista’, è un boomerang per chi come me è un sostenitore radicale dei palestinesi”

“Io, come è noto, sono molto radicale nel mio sostegno ai palestinesi, ma non è giusto definire Liliana Segre ‘agente sionista’. Non è questo il modo di combattere radicalmente per la causa palestinese, perché quel tipo di cartelli è molto controproducente. Sono quelle cose che soddisfano molto le viscere di chi crede di fare qualcosa di più radicale, ma in realtà diventa un boomerang“. Così, ai microfoni di Cinque Notizie, su Radio Cusano Campus, Moni Ovadia commenta il cartello apparso durante il corteo milanese pro Palestina contro la senatrice a vita Liliana Segre. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Mi è dispiaciuto moltissimo quando l’ho visto”. Se l’avessi visto, come promotore lo avrei fermato, perché noi come Comunità palestinese e come Associazione palestinese promotrice siamo sempre stati contro qualsiasi atto, cartello o slogan di antisemitismo. (Il Fatto Quotidiano)

La Digos ha denunciato alla Procura di Milano per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale Gabriele Rubini, in arte chef Rubio, per le parole sugli “agenti sionisti” pronunciate sabato sera nel capoluogo lombardo durante l’incontro ‘Senza se e senza ma con la resistenza palestinese’ organizzato dai Carc nell’ambito della ‘Festa nazionale della Riscossa popolare’ che si teneva al Gratosoglio autogestita. (LAPRESSE)

Leggi tutta la notizia Di Fabio Massa Torniamo ancora una volta sugli insulti a Liliana Segre. (Virgilio)

"Nasrallah ti avrebbe fatto a polpette". Cruciani smonta l’anti-Israele Chef Rubio

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

– Prima il cartello con l’accusa d’essere un’agente sionista, poi in risposta il murale spuntato a Milano in cui Liliana Segre è ritratta con la divisa dei prigionieri di Auschwitz e, sopra, un giubbotto antiproiettile con la stella gialla degli ebrei bene in vista. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Oppure invitare a “marchiare le case degli agenti sionisti”. Sventolare le bandiere di Hezbollah, fare un minuto di silenzio in ricordo di Hassan Nasrallah, leader terrorista ucciso durante un raid israeliano. (il Giornale)