Dove vuoi che ti porto, Muccino?

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Certo, un tablet era una cosa sorprendente, sul tavolo di legno ingombro di agrumi, peperoncini e carte da gioco.

Ho mostrato il corto di Muccino ai miei parenti.

Non possiamo nemmeno provare a elencare, tra bergamotti e tovaglie a quadretti, bici e filari, tutta la Calabria che non c’è, nel corto.

Al grido di: «Dove vuoi che ti porto, amore?» (Nella Calabria vera, verrebbe da rispondere).

Mangiando fichi e clementine (due frutti che di solito non s’incontrano tra loro, nel mondo reale, ma possono farlo nel mondo dorato del Photoshop). (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)

Su altre fonti

Dopo decenni forse sarebbe il momento di capire che tutto ciò non può portarcelo il turista ma, al contrario, dobbiamo crearlo ed offrirlo a noi stessi e agli avventori. Lo scrive Fabio Putortì, presidente Miti unione del Sud. (Il Reggino)

Poi mi accorgo che alla Calabria è associato il nome del regista Gabriele Muccino, che alla Festa del cinema di Roma ha presentato un corto dedicato alla mia regione, titolo Calabria terra mia. Protagonisti Raoul Bova, nato a Roma ma di origini calabresi, e la compagna, l’attrice spagnola Rocío Muñoz Morales. (Rolling Stone Italia)

Soprattutto, non ho visto la vera ricchezza della Calabria: i suoi giovani, i loro sorrisi accoglienti, i loro occhi puliti che avrebbero richiamato altrettanti giovani a venire a visitare questa terra meravigliosa. (La Riviera)

Certamente, è lo scriviamo con convinzione, la Presidente Jole Santelli non ha progettato questo disegno con l’intento di gettare fango su quella terra che lei ha amato tanto. Non si placano le polemiche su “Calabria terra mia”. (calabriadirettanews)

Numerose le critiche arrivate da intellettuali, politici, gente comune che lo ha additato come poco veritiero, antico, sicilianizzato, retrogrado. Il corto di Gabriele Muccini “Calabria, terra mia” non ha avuto il successo sperato. (Calabria 7)

Una committenza sbagliata la richiesta di fare raccontare in tutta fretta a un regista la Calabria in pochi minuti. Interviene anche la Fondazione Magna Grecia che premierà chi saprà raccontare la Calabria «fuori dai clichè e dagli stereotipi di cui abbonda il corto di Muccino». (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)