Citroën chiude il 2024 nel segno della crescita
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Secondo l’elaborazione di Dataforce, anche il mese di dicembre 2024 si chiude con ottimi risultati per Citroën, confermando il trend positivo che ha caratterizzato tutto l’anno. La marca del Double Chevron ha raggiunto nel mese appena concluso una quota di mercato del 3,8%, in crescita rispetto allo stesso mese dello scorso anno, e crescono anche i volumi. Complessivamente, Citroën chiude il 2024 con una quota del 3,9%, in crescita rispetto al 2023. (La Voce dei Brand)
La notizia riportata su altri giornali
Rappresenta un passo avanti nella gamma delle berline compatte di segmento C. Lanciata originariamente nel 2020, la nuova Citroen C4 ha saputo affermarsi rapidamente sul mercato, piazzandosi al secondo posto nelle vendite europee di berline compatte nel primo semestre del 2024 e restando una delle cinque più vendute nel segmento. (Adnkronos)
In particolare, le vendite a privati in Italia segnano un incremento del 24,6%, consolidando il Paese come il secondo mercato globale per volumi, dopo la Francia, e il più dinamico in Europa. A trainare questo successo è la Nuova Citroen C3, che, appena arrivata nelle concessionarie italiane, si è posizionata tra le tre auto più vendute a dicembre e concorre al titolo di “Auto dell’Anno 2025. (ClubAlfa.it)
DEK:9023543 Scopri la nuova Citroën C3 PureTech 100 S&S MAX, l'auto compatta che combina eleganza, tecnologia e prestazioni eccezionali. Con il suo affascinante colore Night Black, impreziosito dagli interni in tessuto nero City e TEP grigio Metropolitan Grey, questa vettura rappresenta il p... (Automoto.it)
Le luci sono composte da due segmenti orizzontali e da uno verticali,unite da una fascia nera che integra il nuovo logo del brand e che si ripetono davanti e dietro. (Il Sole 24 ORE)
Sembra un copione già scritto… “La mia formazione è stata in marketing e analisi di mercato a livello universitario, ma ho sempre avuto una forte passione per l’automotive e quindi uscito dall'università a Milano per me lavorare in una casa automobilistica rappresentava un sogno e all'epoca non guardavo Brand blasonati o marchi di auto sportive ma avrei voluto lavorare in Citroen perché aveva un linguaggio in termini di comunicazione che era diverso da tutti gli altri, era un marchio che vedevo davvero molto vicino alle persone. (il Giornale)