Punire o cambiare?

Questo articolo è pubblicato sul numero 41 di Vanity Fair in edicola fino all’8 ottobre 2024. Ma stanno davvero così le cose? La punizione necessaria è davvero la soluzione alla scuola italiana? Secondo l’ultimo rapporto di Cittadinanza attiva sulla sicurezza nelle scuole, lo Stato italiano spende mezzo punto in meno del Pil rispetto agli altri Paesi europei per la scuola e sei edifici scolastici su dieci hanno problemi di abitabilità. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altri media

Si tratta di un atto normativo molto atteso perché apporterà significativi cambiamenti alla valutazione degli studenti, in merito al punteggio della “condotta” e alla protezione dell’autorità del personale scolastico, mirando così a promuovere l’educazione e il rispetto all’interno delle scuole italiane. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

In primis, la riforma reintroduce il voto in condotta. Il comportamento degli studenti delle scuole medie (secondaria di primo grado) e scuole superiori secondarie verrà valutato in decimi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Così la vicepresidente della Provincia e assessora all'istruzione, Francesca Gerosa (FdI), intervenendo sulle modifiche introdotte a livello nazionale sul voto in condotta. (Il Messaggero Veneto)

5 in condotta e Valditara bocciato dal Trentino: «Sistema diverso», tra una "via autonoma" e le repliche

La proposta della riforma sul voto di condotta nelle scuole italiane, fortemente voluta da Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito del governo Meloni, è diventata legge. (Virgilio)

Voto in condotta, Pacifico (Anief): “La scuola è il luogo della cittadinanza, studiare e rispettare le regole, basta con la violenza” Di (Orizzonte Scuola)

Così la vicepresidente della Provincia e assessora all'istruzione, Francesca Gerosa (FdI), intervenendo sulle modifiche introdotte a livello nazionale sul voto in condotta. TRENTO. (Trentino)