Ricette bianche cartacee arriva la proroga regionale
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Sanità Ricette bianche cartacee arriva la proroga regionale L’assessorato al welfare invia una nota ai medici di base e ai farmacisti prescrizione stampata (a fianco della digitale) fino alla transizione completa (La Provincia Pavese)
Ne parlano anche altri media
Dal 2025, tutte le ricette mediche in Italia saranno digitalizzate. Questa transizione include sia le prescrizioni SSN che quelle a pagamento. (La Legge per Tutti)
Dal 1° gennaio è scattato l'obbligo di ricetta elettronica ma quelle cartacee resisteranno, per un certo periodo, per consentire l'adeguamento al nuovo sistema. (Fanpage.it)
Dunque, su indicazione di Assofarm, le farmacie continueranno ad accettare ricette cartacee insieme a quelle digitali. In base alla legge di bilancio 2025 dal primo gennaio scorso dovevamo passare alla ricetta dematerializzata per le medicine da ritirare in farmacia: invece l’applicabilità della legge potrà avvenire solo dopo che Ministeri e Regioni avranno emanato disposizioni di applicazione delle norme. (LA NAZIONE)
Seppur vada considerato che attualmente il 98% delle prescrizioni a carico del servizio sanitario è già digitalizzato, va presa coscienza del totale cambiamento a carico delle ricette bianche, così come va posta attenzione ai disagi che il sistema rischia di creare essenzialmente nella popolazione più anziana e quindi meno pratica nell’uso della tecnologia. (il Resto del Carlino)
Così Luca Pieri (nella foto), presidente di Assofarm, la sigla delle farmacie pubbliche, ribadisce la necessità di impedire che le preoccupazioni sollevate nei mesi scorsi dai medici e dai farmacisti in ordine alle conseguenze che potrebbero derivare a operatori e cittadini da un eccesso, diciamo così, di “disinvoltura” nella transizione verso la digitalizzazione totale della prescrizione farmaceutica prevista dalla manovra 2025. (RIFday)
È scattato dal primo gennaio il passaggio totale alla ricetta elettronica. Si apre così una nuova fase transitoria che non chiude la sperimentazione iniziata ai tempi del Covid e che doveva terminare come indicato dalla legge finanziaria, appunto, a fine anno. (La Stampa)