Crollo a Scampia, il gesto in silenzio di Geolier: «Grazie a lui qui un’ambulanza 24h»

È stata donata da Geolier l’ambulanza che sosta davanti alla sede dell’Università a Scampia, dove sono ancora ospitati 150 sfollati dopo il crollo del ballatoio alla Vela Celeste. Subito dopo la tragedia in cui sono morte tre persone, il rapper aveva pubblicato un post polemico sui social: «Cinematografici ma abbandonati. Senza più lacrime, così non si può». Cresciuto al Rione Gescal a Miano, a pochi chilometri della Vele, il rapper da quel momento aveva scelto il silenzio. (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Un'ordinanza di sgombero di 159 nuclei familiari della Vela Celeste da parte del Comune di Napoli nel 2015 e mai eseguita. L'ordinanza disponeva lo sgombero per complessive 600 persone a causa di «un quadro estremamente allarmante» che emergeva dalla relazione di un dirigente comunale. (ilmattino.it)

Daniele era difatti molto conosciuto e amato, benvoluto dai suoi concittadini che lo ricordano come un ragazzo solare, educato, perbene. Una notizia che ha lasciato sconcertata e addolorata l’intera comunità. (Frosinone News)

Anche perchè leggiamo sui giornali che c'era una relazione tecnica già di otto anni fa che segnalava la condizione di pericolo gravissimo proprio su quel ballatoio, perché i giunti erano in pratica saltati". (La Repubblica)

Crollo del ballatoio a Scampia, ordinanza del 2015 del sindaco de Magistris diventa un caso: disposta perizia

“Da sempre abbandonata, trascurata, mai pensata / qui il passato ci ha inguaiato e il presente ha continuato / il sangue si è squagliato ma qui niente è cambiato / ci sta sempre qualcuno che si sente migliore di un altro / qui c’è la legge del camorrista, manco Dio esiste / non si contano i morti, stiamo col sangue agli occhi / ma a nessuno importa perché fa comodo a chi sta sopra”, abbiamo scritto questi versi esattamente 20 anni fa, quando gli ‘A67 esordirono con l’Eponimo prodotto dalla Polosud Records. (Il Fatto Quotidiano)

Il 22 luglio scorso dopo la tragedia della Vela Celeste in cui hanno perso la vita tre persone, il rapper è rimasto in silenzio, ma si è adoperato subito per dare una mano alla “sua” gente. Geolier è sempre rimasto legato a Scampia, il quartiere dell’area Nord di Napoli, dove ha vissuto a lungo. (Il Fatto Quotidiano)

Ampliata l'area posta sotto sequestro Scampia, l'ordinanza del 2015 mai presa in considerazione (Virgilio Notizie)