Caso ultrà, cosa rischiano Inter e Milan dopo l'inchiesta sul tifo organizzato

Le due società non sono indagate dalla Procura di Milano, che però ha aperto un procedimento di prevenzione nei loro confronti. L'inchiesta condotta dalla DDA della Procura di Milano che ha travolto i gruppi organizzati delle Curve di San Siro rischia di avere ulteriori strascichi. Dirigenti e tesserati di Inter e Milan non risultano indagati, anzi le due società sono state definite "soggetti danneggiati" dai comportamenti tenuti dai rispettivi ultras. (Goal Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Penso anche agli scontri prima del derby di Genova, io sono un tifoso appassionato, ma la violenza e la mafia devono stare fuori dagli stadi». «Ringrazio la polizia, io vado allo stadio da quando ho 5 anni e se qualcuno usa lo stadio per interessi suoi con puzza di mafia, Camorra e ‘Ndrangheta, va isolato, beccato e allontanato quindi ringrazio le forze dell’ordine. (ilmattino.it)

Inchiesta ultras, Melillo: "Negli stadi c'e' assuefazione alla violenza" (Il Mattino di Padova)

Ci sono centinaia di intercettazioni agli atti dell’inchiesta sugli affari illeciti dei capi ultras di Inter e Milan. Tra queste alcune riguardano Marco Ferdico, leader della Nord nerazzurra e tra i 19 arrestati, nelle quali si evince che era pronto a innescare un braccio di ferro con la società perché non cedeva alle sue richieste riguardanti un surplus di abbonamenti richiesti. (Il Fatto Quotidiano)

Lucci, il capo ultrà arrestato: il traffico di droga, il rapporto con Fedez e la foto con Salvini

"Il mio ufficio - ha spiegato il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, durante la conferenza stampa in Procura a Milano - ha da tempo aperto una unità di analisi e impulso investigativo, un gruppo di lavoro che si occupa del condizionamento criminale delle attività sportive e delle logiche che sdoganano negli stadi la propaganda antisemita e razzista". (Today.it)

E molto concreto. E che Lucci aveva rapporti non solo con Fedez ma con buona parte dei rapper più noti in Italia, anche se questo secondo filone è parzialmente omissato, a riprova che le indagini sarebbero ancora in corso. (Open)

Diciannove arresti – su ventidue richieste – che smantellano un’alleanza criminale per la spartizione violenta del business che ruota intorno al pallone: biglietti e parcheggi per le partite, ingressi abusivi al Meazza e trasferte di Champions, merchandising e beveraggi. (La Repubblica)