Roma, presidio all'udienza di Tiziano Lovisolo arrestato per gli scontri. La fidanzata palestinese: «Preso a caso, è un bravo ragazzo»

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Maltempo

Presidio al tribunale di Roma oggi 7 ottobre per il processo all'unico manifestante arrestato dopo gli scontri di sabato al corteo pro Palestina che si è tenuto nella Capitale. Tiziano Lovisolo, 24enne marchigiano con qualche precedente che fonti di polizia definiscono «anarchico», è accusato di manifestazione non autorizzata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, fatti per cui questa mattina verrà processato per direttissima. (Corriere Roma)

Su altri giornali

Un clima teso che sembra preludere a nuove esplosioni di violenza soprattutto dopo la visita della premier Giorgia Meloni, nel Ghetto ebraico, dove si è svolta la cerimonia di commemorazione per le vittime dell’attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre. (Panorama)

L'iniziativa arriva dopo il 'no' della Questura cittadina alla manifestazione chiesta nei giorni scorsi dal movimento Rete Bergamo per la Palestina. (BergamoNews.it)

I giudici della quarta sezione penale del tribunale di piazzale Clodio, hanno convalidato l’arresto di Tiziano Lovisolo, lo studente originario di Monteprandone in provincia di Ascoli Piceno, accusato di aver reagito, sferrando calci e pugni ai poliziotti ed in particolare ad un funzionario che ha ricevuto 45 giorni di prognosi per le lesioni subite, mentre lo stava bloccando, durante la manifestazione non autorizzata che si è svolta sabato in piazzale Ostiense a Roma (LAPRESSE)

5 ottobre: abusi in divisa

Manifestazione pro Palestina a Torino ad un anno dall’attacco di Hamas contro Israele che ha acceso il conflitto in Medioriente. Dopo un presidio in Piazza Castello i manifestanti si sono mossi in corteo per le strade della città, tensioni con la Polizia sotto la sede Rai. (Corriere TV)

Abbiamo visto migliaia di persone mettersi in viaggio da tutta Italia, e riempire una piazza, sfidando il divieto del Governo, respingendo al mittente l’assurda pretesa di limitare il diritto a opporsi a un genocidio in corso. (Potere al Popolo)

di Rete Bergamo per la Palestina Nonostante una martellante campagna di terrorismo mediatico atta a diffondere un generale sentimento di paura e incertezza, i/le solidali di questo Paese hanno deciso ugualmente di rispondere alla chiamata nazionale di sabato 5 ottobre. (Osservatorio Repressione)