I segreti del semestre in bianco
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Insomma, chi si aspetta un ribaltone in questa fase è destinato ad andare in bianco.
Da quella di Pier Ferdinando Casini che si muove nell'ombra, a quella di Marcello Pera tenuta in caldo da un pezzo di centrodestra
Il semestre bianco, che comincia oggi, è quella rete, perché in questo periodo si possono minacciare crisi, oppure le alleanze più incredibili senza subire alcuna conseguenza, visto che nei sei mesi che precedono l'elezione del nuovo capo dello Stato non è possibile andare a votare. (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
Il così detto «semestre bianco» è dunque il frutto di una norma che mira a tutelare i principi democratici che ispirano la Costituzione. Semestre bianco, Mattarella verso la fine del mando. Ecco cosa dice l’articolo 88: «Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. (Ultim'ora News)
La finestra del semestre bianco fu introdotta durante i lavori dell'Assemblea Costituente con l'obiettivo di evitare che il Capo dello Stato usasse il potere di scioglimento del Parlamento per garantirsi la rielezione. (Gazzetta del Sud)
“Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. Ma non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura”. (L'Unione Sarda.it)
Rinvio delle leggi. Il Presidente può rinviare alle Camere una legge da loro approvata. Ma al Presidente restano ancora alcuni - non banali - poteri, come ha fatto capire Mattarella due giorni fa con una secca lettera ai presidenti delle Camere e al premier. (Tiscali Notizie)
Da oggi, infatti, comincia il semestre bianco, ovvero gli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. LEGGI ANCHE => Euro 2020, la profezia di Sergio Mattarella: “Lo aveva detto”. (Periodico Italiano)
i sono due linee di pensiero rispetto al semestre bianco cominciato ieri: non essendo possibile sciogliere le Camere in caso di crisi, i partiti della maggioranza cominceranno ad alzare il tiro giorno dopo giorno, aumentando richieste, fibrillazioni, conflittualità; oppure, per riprendere la riflessione di Luigi Zanda, che di un futuro presidente della Repubblica come Francesco Cossiga fu portavoce per diversi anni, "sebbene la politica abbia atteso sempre questa finestra con grande trepidazione, non è mai accaduto che si dovesse rimpiangere il non poter indire elezioni in quel periodo" (la Repubblica)