Lopalco (Pd): «Togliere l'obbligo dei vaccini è una vergogna»

«La Lega di Salvini, a cui tutto piace tranne che occuparsi della sicurezza dei cittadini, ha presentato al Senato un emendamento al decreto liste d’attesa per cancellare l’obbligo vaccinale per i minori di 16 anni e chiedere il non impedire l’ingresso a scuola dei bambini non immunizzati contro morbillo, rosolia, parotite e varicella. Vergognoso». Lo sostiene Pier luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università di Pisa e consigliere regionale pugliese del Pd. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri media

L'ultima fuga in avanti della Lega è un blitz no vax. Vaccini non più obbligatori per i bambini, ma solo consigliati. (leggo.it)

“Il piano nazionale sui vaccini – spiega – prevede una copertura del 95% a 24 mesi, la legge sull’obbligo vaccinale prevede una revisione dell’obbligo ogni tre anni, se si fosse superato il 95% si potrebbe rivedere l’obbligo, ma ancora ci sono 22mila bambini sotto i due anni senza copertura al morbillo ad esempio. (Il Fatto Quotidiano)

A quanto si apprende da fonti parlamentari, l'emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando martedì mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto. (L'HuffPost)

Siti: l'abolizione dell'obbligo vaccinale favorisce la comparsa di nuovi eventi pandemici

L'immunologo e Consigliere regionale pugliese Pier Luigi Lopalco, non usa parafrasi e attacca pesantemente la proposta avanzata in Senato che metterebbe a rischio l'avvenuta immunità di gregge per queste malattie. (Taranto Buonasera)

A firmarla è il pediatra Rocco Russo, coordinatore del tavolo tecnico sulle vaccinazioni della Società italiana di pediatria e in poche ore ha già raccolto oltre 1.100 firme. E la sua presentazione cade oggi non a caso, perché si oppone di fatto alla richiesta di modifica della legge sull’obbligo vaccinale avanzata dal senatore della Lega Claudio Borghi che sta animando il dibattito politico. (altovicentinonline.it)

Le vaccinazioni sono uno strumento di prevenzione primaria di straordinaria importanza e vengono utilizzate con l’obiettivo di conferire uno stato di protezione ai soggetti che per età, condizioni epidemiologiche, di salute, occupazionali o comportamentali, sono esposti al rischio di contrarre malattie infettive prevenibili mediante immunizzazione nonché quello di ottenere il controllo o l’eliminazione, quando possibile l’eradicazione, di patologie infettive che correlano con quadri clinici severi, complicazioni o per le quali non esiste terapia. (Sanità24)