Pogacar sui Pirenei: il piccolo principe con i denti di un lupo

PLA D’ADET (Francia) – Oggi ha l’espressione beata del Grappa e di tutte le volte al Giro in cui un piano pensato alla vigilia andava a buon fine. Certo la sensazione che questa vittoria Pogacar dovrà sudarsela secondo dopo secondo si fa largo ogni giorno. Quei numeri del Giro appartengono a un’altra dimensione, qui Vingegaard e anche Evenepoel sono avversari ben più cattivi di quelli incontrati in Italia (Bici.PRO)

Ne parlano anche altre testate

Lo scorso anno sul Tourmalet ci fu la vittoria di tappa di Pogacar, ma con la conquista della maglia gialla di Vingegaard: i due realizzarono insieme la scalata in 45 minuti e 34 secondi battendo il record di Rominger del 1993. (Sky Sport)

Tadej Pogacar (UAE Emirates) ha vinto con un attacco dei suoi sulla cima del Pla d’Adet sabato. Un inizio perfetto del weekend pirenaico per la Maglia Gialla, che allunga il suo vantaggio su Remco Evenepoel e Jonas Vingegaard. (BDC Mag)

Prima tappa dei Pirenei al Tour de France ha segnato una nuova svolta per Tadej Pogacar. Il ciclista più forte del momento ha mostrato un’intelligenza tattica fuori dal comune con una mossa degna del miglior giocatore di Poker. (IlNapolista)

Perché ci piace Pogacar (e ammiriamo quelli come lui)

TOUR DE FRANCE - Pogacar conferma nelle interviste post gare di non aver giocato a poker. Conferma che la strategia di giornata era quella di cercare una vittoria, ma grazie ad uno sprint ristretto. Poi c'è stata l'occasione per attaccare, anche perché il feeling con le gambe era molto positivo. (Eurosport IT)

Le mani di Pogacar sul Tour de France: la maglia gialla domina in salita e vince la tappa, Vingegaard battuto dopo l’ennesimo duello stellare PLATEAU DE BEILLE. (il Dolomiti)

Perché piacciono quelli come Pogacar? Perché, alla fine, fanno di testa loro. Avete presente quella comunicazione sulla possibilità di vietare le radioline? La generazione Pogacar ha risolto il problema alla radice usando la propria testa. (Cyclinside)