La tragedia del Natisone e l'errore delle sentenze anticipate

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Il Messaggero Veneto INTERNO

Patrizia, Bianca e Cristian si abbracciano. E sperano che qualcuno arrivi a salvarli. Chiedono aiuto, allertano i soccorsi, non immaginano possa arrivare il buio da lì a poco. Le acque del Natisone salgono e Patrizia implora aiuto alla centrale operativa Sores che si occupa di smistare le chiamate. Sulle sponde del Natisone – che si fa sempre più grigio, impetuoso e minaccioso – la gente osserva e vorrebbe tender le mani, ma è consapevole che non si può andare contro la forza di un fiume arrabbiato. (Il Messaggero Veneto)

Ne parlano anche altri media

L'accusa a tre vigili del fuoco e a un operatore della sala emergenze. Le telefonate di Patrizia e l'allarme partito in ritardo. Uno dei due apparecchi distante solo 12 minuti di volo (Open)

L’acqua del Natisone sale inesorabilmente, i tre ragazzi sanno di non poter farcela da soli, la voce di Patrizia Cormos è concitata. Quattro chiamate, una delle quali caduta nel vuoto. (ilmessaggero.it)

«Il tempo per salvarli c’era. Tre bravi ragazzi come loro non possono morire così, andando a scattare foto sul fiume». (la Repubblica)

Tragedia Natisone: 4 indagati per omicidio colposo

I tre ventenni travolti e inghiottiti, a pochi metri dal Ponte romano di Premariacco, dalle acque in piena del Natisone lo scorso 31 maggio. La procura di Udine sta indagando per omicidio colposo quattro persone per la morte di Patrizia Cormos, Bianca Doros e Christian Molnar. (Corriere della Sera)

Non si presenteranno in Procura per i primi interrogatori di garanzia, domani 4 dicembre, i quattro indagati per la morte di Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Casian Molnar, travolti dalla piena del Natisone lo scorso maggio: si tratta di tre vigili del fuoco e di un operatore della Sores, tutte persone legate alla gestione dell’emergenza e non presenti sul luogo della tragedia. (Friuli Oggi)

La Procura della Repubblica di Udine ha iscritto sul registro degli indagati tre vigili del fuoco della sala operativa e un infermiere del Numero unico di emergenza 112, perché ritenuti responsabili, nell'ambito della gestione del protocollo per l'emergenza, per la tragedia avvenuta sul fiume Natisone dove, il 31 maggio, morirono Patrizia Cormos, Bianca Doros e Cristian Molnar, annegati dopo essere stati travolti dal fiume in piena. (Il Sole 24 ORE)