Maltempo, Musumeci: "Strada per Cogne fuori uso per almeno un mese"

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Morti sul lavoro

Il ministro: "Imparare a convivere con eventi che saranno ordinari" Il ministro della Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha parlato a Skytg24 in merito alla situazione di Cogne, isolata da sabato dopo l’esondazione del Marmore. “Lo Stato non rimane a guardare, come presumo la stessa regione: abbiamo la necessità di sostenere e aiutare chi è stato colpito, non abbiamo ancora definito come perchè dalla Regione, ed è normale, non è ancora arrivato la richiesta dello stato di calamità”. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Da tre giorni sono al lavoro decine e decine di soccorritori tra protezione civile, vigili del fuoco e volontari, che stanno lavorando senza sosta per evacuare i turisti rimasti bloccati lì. (TargatoCn.it)

A Cervinia i volontari e i soccorritori scavano nel fango dopo l’alluvione che ha colpito la Valle d’Aosta sabato. Una trentina gli esercizi commerciali nella via centrale della località turistica che sono stati gravemente danneggiati ma la situazione sta tornando alla normalità. (LAPRESSE)

Il maltempo continua a colpire l’Italia, con la perturbazione che si prepara a scendere verso il Sud, dove sono previsti forti venti e temporali. A Cogne, dove è atteso l’arrivo della ministra del Turismo, Daniele Santanché, è continuata per tutta la giornata di ieri l’evacuazione dei turisti mentre a Cervinia si fa la conta dei danni che hanno interessato in particolare negozi, bar, ristoranti e garage. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Cogne, mille turisti evacuati. "Ora salviamo la stagione"

“Io bloccato qui a Cogne, in attesa del mio turno per poter essere evacuato con l'elicottero”. Così racconta il saluzzese Nicola Boasso, 27 anni e impiegato amministrativo a Nichelino, che è rimasto isolato nella nota località montana insieme ad altre quasi 700 persone. (TargatoCn.it)

La cittadina è isolata per una frana in seguito alla forte ondata di maltempo (LAPRESSE)

Quando capitano eventi straordinari e devastanti come quello che ha colpito buona parte del Nord Italia, in particolare Piemonte e Val D'Aosta, superata la fase critica in cui la priorità è mettere al sicuro le persone, il problema vero è legato al presente e al futuro: la conta dei danni e come ripartire. (il Giornale)