Vaccinazioni, igienisti preoccupati per lo stop all'obbligo

"L'ipotesi di abolire l'obbligo vaccinale non ha alcun razionale scientifico e comporterebbe il rischio sia di vanificare gli sforzi fatti negli ultimi anni, sia di favorire la comparsa di nuovi episodi epidemici di malattie che non possono assolutamente essere considerate né sconfitte né banali". È questo il commento di Giovanni Gabutti, coordinatore del gruppo di lavoro 'Vaccini e Politiche vaccinali' della Società Italiana d'Igiene (SItI), all'emendamento al decreto liste d'attesa che propone l'abolizione dell'obbligo alle vaccinazioni contro morbillo, rosolia, parotite e varicella (Alto Adige)

La notizia riportata su altri giornali

L’emendamento della Lega al decreto liste d'attesa al vaglio del Senato che chiede di cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati ha incontrato il dissenso di politici e mondo scientifico. (Farmacista33)

Infischiarsene dei marchi di infamia e delle lettere scarlatte. Ribadire in ogni occasione utile l'appartenenza a quel radicalismo conservatore che vuole reagire al declino dell'Occidente. (il Giornale)

La Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha espresso parere contrario sull’abolizione delle vaccinazioni obbligatorie per morbillo, rosolia, parotite e varicella. L’Italia è sempre stata all’avanguardia e l’introduzione dell’obbligo ha permesso di ottenere, in tempi relativamente rapidi, un significativo incremento delle coperture (insalutenews)

Abrignani: «I vaccini obbligatori ci proteggono tutti e i dati lo dimostrano. Cambiare è rischioso»

Non sarà esaminato l'emendamento al decreto legge sulle liste d'attesa presentato dal senatore della Lega Claudio Borghi, che chiede di cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. (Tuttosport)

Sennonché la solitaria iniziativa - nel senso che non impegna il partito come afferma l’interessato - non è d… (La Stampa)

La proposta è contenuta in un emendamento alla legge sulle liste di attesa e potrebbe essere considerata inammissibile in quanto estranea alla materia del provvedimento cui dovrebbe essere collegata. (Corriere Roma)