Proposta di abrogazione dell'obbligo vaccinale in Italia: una mossa controversa

Il senatore della Lega, Claudio Borghi, ha recentemente proposto di abrogare la "legge Lorenzin", una normativa introdotta nel 2017 dall'allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Questa legge rende obbligatorie e gratuite 10 vaccinazioni per i minori da 0 a 16 anni, proteggendo da malattie come poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus influenzae tipo B, morbillo, rosolia e varicella.

La proposta di Borghi ha suscitato numerose polemiche. Tra i più critici c'è l'infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova e professore ordinario di Malattie Infettive dell'Università di Genova. Bassetti ha definito la proposta di abolire le vaccinazioni obbligatorie pediatriche come "follia" e "irresponsabile", soprattutto in un momento in cui si sta assistendo a una recrudescenza del morbillo.

La comunità medico-scientifica ha risposto in modo unito e critico alla proposta di Borghi. Giovanni Gabutti, coordinatore del gruppo di lavoro 'Vaccini e Politiche vaccinali' della Società Italiana d'Igiene (SItI), ha commentato che l'ipotesi di abolire l'obbligo vaccinale non ha alcun razionale scientifico e comporterebbe il rischio sia di vanificare gli sforzi fatti negli ultimi anni, sia di favorire la comparsa di nuovi episodi epidemici di malattie che non possono assolutamente essere considerate né sconfitte né banali.

La proposta di abrogazione dell'obbligo vaccinale è ancora in discussione. Tuttavia, è chiaro che ha suscitato un forte dibattito tra i professionisti della salute e la comunità in generale. Sarà interessante vedere come si svilupperà questa situazione nei prossimi mesi.

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