Vaccini obbligatori in Europa: 17 Paesi non li prevedono. In Germania c'è solo per il morbillo e in Belgio solo per la poliomielite
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L'obbligatorietà delle vaccinazioni in età pediatrica, stabilita in Italia come ultima legge di riferimento nel 2017 (cosiddetta legge Lorenzin) e messa in discussione ora dal leghista Claudio Borghi, all'estero è regolata in modi differenti. In Europa la situazione è fotografata dall'European centre for desease prevention and control (Ecdc) con sede in Svezia, massima autorità a riguardo, e gli ultimi dati sono aggiornati al 2024. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
"Questo blitz della Lega è l'ennesimo episodio della strategia di 'guerriglia' che il partito di Salvini sta portando avanti contro la propria maggioranza. Toglierlo sarebbe un inutile passo indietro". (Civonline)
Claudio Borghi, senatore di punta della Lega a impulso salvinista, approfitta del Ddl per la riduzione delle liste d’attesa – al via dell’iter parlamentare – per presentare due emendamenti tanto rilevanti quanto fuori tema. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quest’obbligo risale al 2017. Prevede che i bambini e i ragazzi fino a 16 anni non immunizzati contro 12 malattie - fra cui morbillo, rosolia e varicella - non possano frequentare la scuola. Cosa prevede l’obbligo (la Repubblica)
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A quanto si apprende da fonti parlamentari, l'emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando martedì mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto. (Tuttosport)
Le vaccinazioni sono uno strumento di prevenzione primaria di straordinaria importanza e vengono utilizzate con l’obiettivo di conferire uno stato di protezione ai soggetti che per età, condizioni epidemiologiche, di salute, occupazionali o comportamentali, sono esposti al rischio di contrarre malattie infettive prevenibili mediante immunizzazione nonché quello di ottenere il controllo o l’eliminazione, quando possibile l’eradicazione, di patologie infettive che correlano con quadri clinici severi, complicazioni o per le quali non esiste terapia. (Sanità24)
L'obbligo vaccinale, introdotto nel 2017 dall'allora ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, vietando l'accesso a scuola ai bambini non immunizzati, portò in due anni il tasso di immunizzazione dall'87,2% fino al 94,46%, percentuale comunque al di sotto del 95%, ovvero la soglia minima raccomandata per evitare focolai. (Vanity Fair Italia)