Caso vaccini, l'emendamento per cancellare l'obbligo è inammissibile

Caso vaccini, l'emendamento per cancellare l'obbligo è inammissibile
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Non sarà esaminato l’emendamento al decreto legge sulle liste d’attesa presentato dal senatore della Lega Claudio Borghi (nella foto), che chiede di cancellare l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. A quanto si apprende da fonti parlamentari, l’emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando domani mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

La ragione sarebbe l'"estraneità di materia" (LAPRESSE)

Non sarà esaminato l'emendamento al decreto legge sulle liste d'attesa presentato dal senatore della Lega Claudio Borghi, che chiede di cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. (la Repubblica)

“Borghi? L’emendamento non passerà, anzi leggo anche che forse è inammissibile. Così Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato per FI, intervistato fuori da Montecitorio, boccia l’emendamento presentato dalla Lega per rivedere l’obbligo vaccinale per i minori. (Il Fatto Quotidiano)

Siti: l’abolizione dell’obbligo vaccinale favorisce la comparsa di nuovi eventi pandemici

Cancellare l’obbligo vaccinale per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni e per i minori non accompagnati, prevedendo che la profilassi contro morbillo, rosolia, parotite e varicella sia solo “raccomandata” e non obbligatoria, come è avviene dal 2017 quandoo lo introdusse la legge Lorenzin. (CremonaOggi)

Sennonché la solitaria iniziativa - nel senso che non impegna il partito come afferma l’interessato - non è d… (La Stampa)

Le vaccinazioni sono uno strumento di prevenzione primaria di straordinaria importanza e vengono utilizzate con l’obiettivo di conferire uno stato di protezione ai soggetti che per età, condizioni epidemiologiche, di salute, occupazionali o comportamentali, sono esposti al rischio di contrarre malattie infettive prevenibili mediante immunizzazione nonché quello di ottenere il controllo o l’eliminazione, quando possibile l’eradicazione, di patologie infettive che correlano con quadri clinici severi, complicazioni o per le quali non esiste terapia. (Sanità24)