Vaccinazioni, igienisti preoccupati per lo stop all'obbligo

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Alto Adige SALUTE

"L'ipotesi di abolire l'obbligo vaccinale non ha alcun razionale scientifico e comporterebbe il rischio sia di vanificare gli sforzi fatti negli ultimi anni, sia di favorire la comparsa di nuovi episodi epidemici di malattie che non possono assolutamente essere considerate né sconfitte né banali". È questo il commento di Giovanni Gabutti, coordinatore del gruppo di lavoro 'Vaccini e Politiche vaccinali' della Società Italiana d'Igiene (SItI), all'emendamento al decreto liste d'attesa che propone l'abolizione dell'obbligo alle vaccinazioni contro morbillo, rosolia, parotite e varicella (Alto Adige)

La notizia riportata su altri giornali

A quanto si apprende da fonti parlamentari, l’emendamento verrà dichiarato inammissibile per estraneità di materia quando domani mattina si riunirà la commissione Affari sociali del Senato, che sta esaminando il decreto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Alberto Villanova, per esempio, che ricopre il ruolo di capogruppo leghista in consiglio regionale, non si nasconde. La proposta della Lega di cancellare la legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale per i bambini riaccende la contrapposizione tra scienza e teorie Novax. (Il Mattino di Padova)

La Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha espresso parere contrario sull’abolizione delle vaccinazioni obbligatorie per morbillo, rosolia, parotite e varicella. L’Italia è sempre stata all’avanguardia e l’introduzione dell’obbligo ha permesso di ottenere, in tempi relativamente rapidi, un significativo incremento delle coperture (insalutenews)

Abrignani: «I vaccini obbligatori ci proteggono tutti e i dati lo dimostrano. Cambiare è rischioso»

Non sarà esaminato l'emendamento al decreto legge sulle liste d'attesa presentato dal senatore della Lega Claudio Borghi, che chiede di cancellare l'obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati. (Tuttosport)

L’annunciato emendamento al decreto liste d’attesa del senatore leghista Claudio Borghi, da anni in servizio permanente effettivo nella campagna no vax, potrebbe anche essere letto come l’ultimo coup de théâtre teso a raccattare i consensi della non sterminata platea degli antivaccinisti. (La Stampa)

La proposta è contenuta in un emendamento alla legge sulle liste di attesa e potrebbe essere considerata inammissibile in quanto estranea alla materia del provvedimento cui dovrebbe essere collegata. (Corriere Roma)