Chico Forti, lo zio: "Almeno due mesi per rientro in Italia"

Gianni Forti a LaPresse: "Sua mamma finalmente potrà abbracciarlo" Sul rientro in Italia di Chico Forti “i tempi tecnici parlano di almeno due mesi. Settimana più settimana meno”. A dirlo a LaPresse è Gianni Forti, zio dell’italiano condannato all’ergastolo in Florida (Usa) per un omicidio avvenuto nel 1998. “Nel documento firmato dal governatore (Ron DeSantis, ndr) e quindi trasmesso al Ministero ci sono delle tempistiche precise e quindi bisognerà assolutamente rispettarle”, ha continuato Forti spiegando che “finalmente il nostro incubo e specialmente quello di Chico sta per finire dopo 25 anni. (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altre testate

"In questi anni ci sono state tante false partenze, ma adesso è finita, è tutto reale", ha detto Forti al deputato di Fratelli d'Italia Andrea Di Giuseppe, che per un anno e mezzo lo ha incontrato spesso in carcere. (Fanpage.it)

La potrò riabbracciare, finalmente», dice in un'intervista al Corriere della Sera. Lo so che anche in Italia dovrò stare in carcere, ma in Italia avrò mia madre vicina. (ilmessaggero.it)

È un anno e mezzo che il deputato di Fratelli d’Italia Di Giuseppe lo va a trovare in carcere. Chico Forti puoi tornare in Italia. (Corriere Roma)

Emanuela Orlandi e Chico Forti, storie lontane, distanti ma apparentemente unite dal lavoro di un governo che sembra deciso a gettare luce su entrambi i casi. Dopo ventiquattro anni di reclusione in un carcere della Florida, negli Stati Uniti, condannato all'ergastolo per un omicidio che ha sempre sostenuto di non aver commesso, per Chico è arrivato il colpo di scena. (MOW)

Lunedì intanto lo zio Gianni Forti è stato ospite di numerose trasmissioni tv. (l'Adige)

L’Italia e il Trentino sono da giorni in fibrillazione per il trasferitmento di Chico Forti in Italia. Ad essere increduli, i membri della famiglia di Chico, ma soprattutto zio Gianni, che da 24 anni ha sostenuto costantemente la causa del nipote – tra alti e bassi – senza perdere mai la speranza di poterlo riabbracciare sul suolo italiano. (la VOCE del TRENTINO)