Israele colpisce Hezbollah con i cercpersone. Ma non è una novità

Israele colpisce Hezbollah con i cercpersone. Ma non è una novità
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Notizie Geopolitiche ESTERI

Di Giuseppe Gagliano – Le recenti esplosioni causate da ordigni esplosivi camuffati in oggetti comuni, tra cui cercapersone e walkie-talkie, hanno scosso nuovamente il Libano uccidendo 32 persone e ferendone migliaia. Nonostante Israele non abbia rivendicato ufficialmente la responsabilità, molte voci filo-israeliane hanno elogiato l’operazione come un esempio di attacco mirato, volto a colpire esclusivamente i nemici dello Stato ebraico. (Notizie Geopolitiche)

La notizia riportata su altre testate

Non è necessario tornare agli anni Settanta, ovvero alla leggendaria operazione “Ira di Dio” che portò all’eliminazione dei dirigenti dell’Olp ritenuti responsabili del massacro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972: attentati straordinari, attacchi mirati esiziali, la quintessenza dell’efficacia. (Nicola Porro)

Era un richiamo alla nostra storia europea, alle tragedie che abbiamo attraversato e alla speranza che – dopo 75 anni di pace ininterrotta – ne fossimo venuti fuori. In un unico maledetto giorno furono uccisi 21000 soldati inglesi e feriti oltre 55mila, mandati al massacro da una decisione criminale del Comando britannico. (ilmattino.it)

Come accennato in un precedente articolo, i cercapersone, che sono esplosi a migliaia in Libano, erano stati soggetti ad un intervento tecnico, in fase di produzione. (PuntoSicuro)

Paul R. Pillar, ex Cia: dove porta la guerra in Libano

Sviluppi svelati dal quotidiano norvegese VG. Spunta una nuova traccia nell’operazione cercapersone: gli investigatori hanno scoperto i possibili finanziamenti da un conto bancario israeliano alle società coinvolte nell’acquisto degli apparati destinati all’Hezbollah. (Corriere della Sera)

L’utilizzo di cercapersone e walkie-talkie esplosivi, armati probabilmente da Israele contro gli esponenti di Hezbollah, ha ridefinito i confini della guerra ibrida così come l’avevamo descritta finora e anche del terrorismo internazionale. (Cyber Security 360)

Pillar, con una lunga esperienza in Medio Oriente e nel mondo dell'intelligence, esamina le motivazioni strategiche dietro le operazioni israeliane, riflettendo anche sulla passività degli Stati Uniti e dell'amministrazione Biden, mentre Paul R. (Inside Over)