"Scelsi Philippe Daverio come assessore, un outsider contro i parrucconi"
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Philippe non era ben visto dalla tradizione, dai ‘parrucconi’ della cultura milanese dell’epoca.
Così la scelta coraggiosa, quella di nominare qualcuno che potesse spiazzare tutti: Philippe Daverio, scomparso oggi a Milano all’età di 71 anni, diventò assessore alla cultura, ricoprendo la carica dal 1993 al 1997.
Formentini ricorda: “Capii ben presto che il percorso non sarebbe stato privo di difficoltà. (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri media
Frasi che servivano all’incitamento ma che, spesso, hanno fatto molto discutere e scatenato le polemiche. Addio al critico d’arte Daverio. (Gallura Oggi)
Anche la Regione del Veneto ha commentato la notizia della scomparsa del grande studioso d’arte. Grazie alle incursioni di Daverio in terra veneta, il mondo ha sicuramente scoperto e apprezzato qualcosa di più della nostra regione». (L'Amico del Popolo)
Escono un lunga messe di libri per Rizzoli a partire da «Il museo immaginato», sorta di breviario per farsi ciascuno un proprio ideale museo. (Corriere della Sera)
Philippe Daverio ed Elena Gregori si sono infatti conosciuti negli anni ’70 e hanno iniziato subito a convivere. Elena Gregori ha altresì contribuito alla selezione degli oggetti – lanterne, vasi, porcellane, libri – esposti a Milano nel 2012 in occasione della mostra benefica La Biblioteca del Daverio. (DiLei)
Malato da tempo, se ne è andato questa notte all'istituto dei Tumori di Milano. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Messaggero)
Gallerista e saggista Daverio ha portato la storia dell’arte nelle case degli italiani e con i suoi modi eleganti ha trovato la giusta chiave di lettura per comunicare con il pubblico televisivo. Una perdita per il mondo dell’arte e della comunicazione. (atuttonotizie)