Stasera Italia, De Micheli: "Lo Ius culturae? Disponibili in passato"

"Già in passato ci siamo resi disponibili a votare lo Ius culturae, quindi tutto quello che può migliorare la condizione di vita e soprattutto i diritti di coloro che vivono in Italia e che sono gli italiani del futuro, è un dato di fatto": la dem Paola De Micheli lo ha detto in collegamento con Sabrina Scampini a Stasera Italia su Rete 4. Poi ha aggiunto: "Mi fa piacere che questa discussione sia ritornata d'attualità dopo le vicende olimpiche, che sia stato proprio lo sport a riproporre al centro della nostra discussione la questione dei diritti delle persone". (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

La minoranza silenziosa dei ragazzi stranieri nati in Italia sta assistendo probabilmente con un sano distacco al dibattito ferragostano sullo “Ius scholae”. (Avvenire)

A cominciare dalla cittadinanza delle persone di origine straniera. Diritto di cittadinanza, ius soli o ius scholae che sia, il tema dell’accesso alla nazionalità sembra insomma assumere una dimensione sempre più dirimente nell’Europa e l’Italia che invecchiano inesorabilmente: in quanto definisce il perimetro della forza lavoro e dei ceti emergenti; comprese le identità e i processi di integrazione delle prossime classi medie e anche dirigenti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Paolo Emilio Russo, deputato di Forza Italia e capogruppo in commissione Affari costituzionali, sottolinea l’importanza di una riforma della cittadinanza che riconosca diritti e tutele ai giovani prima della maggiore età, in particolare ai compagni di scuola dei figli italiani. (Tecnica della Scuola)

Cittadinanza. “Le opposizioni approfittino dell’apertura di FI”

Lo ha sostenuto l’on. Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, in una intervista al Quotidiano del Sud. (Terni in rete)

Stavolta, è la storia di un figlio, un brillante diciottenne nato a Torino, diplomato fresco fresco e in procinto di iniziare ingegneria al Politecnico, che ci viene proposta come un grande evento pubblico. (Giornale La Voce)

“Da un decennio il Parlamento rimbalza da una camera all’altra proposte per cambiare l’attuale legge sulla cittadinanza, rivelatasi, nel paese reale, obsoleta e soprattutto superata dai fatti. (Estense.com)