Palestina: repressione all’Università?

Ieri in Senato accademico, studentesse e studenti hanno contestato la decisione di non discutere una mozione sui rapporti tra l’Ateneo e il governo di Israele. "Si mascherano da pacifisti, in realtà non fanno altro che diffondere odio. E' preoccupante il clima di perseverante antisemitismo che aleggia all'Università di Firenze, dove un gruppo di manifestanti è tornato a chiedere l'interruzione dei rapporti con gli atenei israeliani. (Nove da Firenze)

Ne parlano anche altri media

La petizione lanciata mercoledì su Change.org da Luigi Silvano, professore di Studi umanistici, ha raccolto mille firme in poche ore e dà voce alla richiesta che una parte dei docenti pretende con vigore dopo la fine dell’occupazione a Palazzo Nuovo e, il 20 giugno mattina, a Fisica: «Sia resa pubblica la conta dei danni inferti alla cosa pubblica», si legge nella raccolta firme scattata per chiedere la liberazione del polo di via Sant’Ottavio proprio nel giorno del dietrofront degli occupanti. (Corriere della Sera)

Un gesto di solidarietà di Massimo Zucchetti, professore ordinario al PoliTo. Zucchetti nel 2015 ha avuto la nomination per il Premio Nobel per Fisica. (Corriere della Sera)

E un progetto inviato anche al ministero per chiedere di non tagliare gli accordi con le università israeliane ma anzi, di costruire più alleanze con atenei di tutto il mondo. Milano – Un manifesto contro "il clima di tensione portato nelle nostre università e per il diritto allo studio". (IL GIORNO)

I Pro Palestina lasciano Palazzo Nuovo: “Basta occupazione, ma la protesta continua”

Si sono incatenati alle cancellate di corso Duca degli Abruzzi, ingresso principale del Politecnico di Torino, per impedire l’accesso per tutta la giornata. (il manifesto)

Protesta pro Pal a Torino, vernice grigia sui muri del rettorato (La Stampa)

Mentre invece resta l’occupazione al Politecnico. Così, al 39esimo giorno di occupazione, gli studenti lasciano Palazzo Nuovo e la Facoltà di Fisica. (La Stampa)